Omicidio Francesca Deidda, il marito della donna scrive dal carcere al cognato: quali sono state le sue parole

Igor Sollai ha inviato una lettera ad Andrea Deidda, fratello della vittima, dichiarando di non aver ucciso Francesca

Igor Sollai continua a dichiararsi innocente per la morte della moglie, Francesca Deidda. In una lettera inviata ad Andrea Deidda, fratello della donna, Sollai ribadisce di non essere il colpevole e si dice pronto a incontrarlo per chiarire la sua posizione. Tuttavia, gli inquirenti non sembrano avere dubbi sulla sua responsabilità e proseguono le indagini per cercare ulteriori prove a suo carico.

Igor Sollai
Il marito di Francesca Deidda scrive una lettera al cognato professando la sua innocenza

Il caso risale al 30 maggio scorso, quando Sollai denunciò la scomparsa di Francesca. Le forze dell’ordine, insospettite da alcune incongruenze nella versione dell’uomo, iniziarono subito a indagare più a fondo. I sospetti si fecero ancora più concreti quando il corpo senza vita di Francesca fu ritrovato in un’area remota, lontano dalla casa che condivideva con Sollai. Da quel momento, gli investigatori iniziarono a ricostruire gli eventi che, secondo le loro ipotesi, hanno il marito come protagonista. Igor uccide la moglie all’interno della loro abitazione, per poi trasportare il corpo e inscenare una falsa sparizione.

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Un elemento chiave delle indagini è il fatto che, dopo la morte di Francesca, qualcuno abbia continuato a utilizzare il suo telefono per chattare con familiari, amici e colleghi. Questo dettaglio ha alimentato il sospetto che Sollai, nel tentativo di coprire le sue tracce, abbia orchestrato un piano per allontanare ogni sospetto da sé, usando la tecnologia per depistare le indagini.

Un ulteriore sviluppo che ha destato preoccupazione riguarda un furgone che Sollai ha venduto poco dopo la scomparsa di Francesca. Agli investigatori non è sfuggito che l’uomo abbia avvisato l’acquirente di “sgrassare bene” il mezzo prima di usarlo, alimentando ulteriormente i dubbi sulla sua colpevolezza. Le nuove analisi sul veicolo e i continui sopralluoghi nella casa della coppia potrebbero fornire risposte decisive.

femminicidio

La lettera di Sollai al cognato, riportata da L’Unione Sarda, sembra essere un tentativo di avvicinamento e di difesa, ma non ha convinto chi conosceva bene la vittima. Il dolore della famiglia Deidda è inconsolabile, e la richiesta di giustizia per Francesca è forte e chiara. Il fratello Andrea non ha ancora risposto pubblicamente all’appello di Sollai, ma la tensione rimane palpabile.

femminicidio

Il femminicidio di Francesca Deidda si aggiunge tristemente alla lunga lista di violenze contro le donne che continuano a segnare il nostro Paese. Il caso ha acceso nuovamente i riflettori sulla necessità di affrontare con urgenza il tema della violenza di genere. Le domande che circondano il delitto rimangono numerose, ma la famiglia e la società chiedono una sola cosa: verità e giustizia.