È morto a 40 anni Matteo Berlenga
Morto Matteo Berlenga, noto giornalista umbro
Aveva 40 anni ed era una colonna portante per quanto riguarda il giornalismo umbro. Ci ha lasciato all’improvviso Matteo Berlenga, un videoreporter che purtroppo è stato stroncato da un malore improvviso mentre si trovava con un amico in auto.
Ecco che cosa è successo.
Addio a Matteo Berlenga: l’uomo si è spento a 40 anni
Aveva deciso di trascorrere il suo sabato sera in compagnia di un caro amico non sapendo che cosa il destino avesse in serbo per lui. Questo è quello che è accaduto a Matteo Berlenga, un videoreporter umbro di 40 anni che purtroppo è stato vittima di un malore che non gli ha lasciato scampo.
L’uomo si trovava in macchina con il suo amico quando ha cominciato a sentirsi male e ha perso i sensi. Ovviamente i soccorsi sono stati contattati nell’immediato, ma purtroppo per il giornalista non c’è stato nulla da fare, in quanto il malore che l’ha colpito non gli ha offerto una seconda possibilità.
Il ricordo del videoreporter tanto amato in Umbria
Questa notizia ha sconvolto davvero tantissimo la comunità umbra e soprattutto il mondo del giornalismo presso il quale Matteo ha militato davvero a lungo. Si trattava infatti di un professionista conosciuto non solo a livello locale, ma che aveva svolto importanti servizi a livello nazionale e internazionale.
Matteo si è occupato di servizi di cronaca e ha dedicato molto del suo tempo al settore del turismo, cercando di rendere accattivanti tutti quei luoghi che avrebbero potuto fare la differenza solo se illustrati da una persona come lui.
Si occupava inoltre di cronaca locale presso il Comune di Marsciano, dove viveva da tempo. Matteo aveva perfino fondato un quotidiano online dove collaborava con altri professionisti proprio al fine di informare gli abitanti su quanto accadeva nel loro territorio. I colleghi e gli amici lo ricordano con affetto, in quanto era una persona molto allegra e diligente che spesso non guardava gli orari di lavoro, in quanto voleva portare a termine il suo operato in maniera più che eccellente.
Per non parlare poi dell’empatia e della simpatia che lo contraddistinguevano e che l’hanno sempre fatto apparire come una persona umana e sempre pronta ad offrire il suo aiuto al prossimo. Ci stringiamo dunque al dolore della famiglia.
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