Due nuove serie italiane intriganti: Disclaimer e Inganno tra sole e tensioni omicide
In questo autunno nel panorama televisivo si affacciano due nuove serie, entrambe ambientate in luoghi affascinanti dell’Italia e caratterizzate da trame avvincenti, che uniscono attimi di bellezza a profondi legami e tensioni inquietanti. Le serie in questione sono “Disclaimer” su Apple TV+ e “Inganno” su Netflix. Entrambe, sebbene diversamente narrate, si dipanano tra amore, inganno e vendetta, attirando l’attenzione degli spettatori. Proseguendo nella lettura, esploreremo le caratteristiche distintive di queste opere.
Disclaimer: il giallo sofisticato di Alfonso Cuarón
“Disclaimer”, la nuova serie di Apple TV+, è un’opera che non teme di affrontare temi complessi, grazie alla regia di Alfonso Cuarón, noto per il suo lavoro eccezionale in film come “Gravity” e “Roma“. La serie, basata sul romanzo di Renée Knight del 2015, si compone di sette episodi e ha debuttato trionfalmente alla Mostra del Cinema di Venezia, creando sin da subito grandi aspettative.
Protagonista della storia è Catherine Ravenscroft, interpretata da Cate Blanchett, una rinomata giornalista d’inchiesta londinese le cui certezze professionali e personali vengono messe a dura prova. La prima scena ci catapulta in un elegante contesto, dove Catherine ritira un premio e, con una frase provocatoria, ci introduce al tema del narratore e della verità. Ma dietro questa figura di successo si cela un passato tormentato, ben rappresentato dai frequenti flashback che rimandano ai suoi giorni giovanili sulla spiaggia di Forte dei Marmi.
Accanto a Blanchett, entra in scena un altro personaggio chiave: Stephen Brigstocke, interpretato da Kevin Kline, un insegnante avvolto da un’aura di mistero e nostalgia. Il suo cardigan rosa, indossato in memoria della moglie scomparsa, suggerisce un’idea di vulnerabilità che fa da contrappunto alla sicura determinazione di Catherine. La narrazione si dipana attraverso colpi di scena, rivelando intersezioni tra il presente e un passato dove bellezza e inganno si mescolano in un giallo che esplora la sottile arte della vendetta.
Grazie alle performance di alto livello e a una sceneggiatura avvincente, “Disclaimer” promette di essere uno dei candidati di peso nella prossima stagione degli Emmy, confermando il talento di Cuarón e la vivace tradizione narrativa del cinema e della televisione italiani.
Inganno: una soap opera contemporanea ambientata in Costiera Amalfitana
Passando a “Inganno”, disponibile su Netflix, ci troviamo in un contesto diverso, ma altrettanto affascinante: la splendida Costiera Amalfitana, un ambiente che serve da sfondo a una storia di passione e pericolo. La serie segue le vicende di Gabriella, interpretata da Monica Guerritore, una proprietaria di hotel che si trova coinvolta in una relazione con il giovane e inquietante Elia, interpretato da Giacomo Gianniotti.
“Inganno” trae ispirazione dal telefilm britannico “Gold Digger” del 2019, ma il suo approccio è decisamente più provocatorio e diretto. La sceneggiatura gioca con la seduzione e la violenza, presentando una Gabriella forte e audace che non teme di rompere gli schemi. In questo contesto, il personaggio di Elia si evolve da seduttore a una figura sempre più tormentata, le cui azioni oscure pongono interrogativi sul concetto di amore e di inganno.
La performance di Guerritore è particolarmente intensa: la sua incarnazione di Gabriella riesce a catturare l’essenza di una donna con un passato misterioso e un presente pieno di ambiguità. Il suo personaggio si rivela una potenziale vittima di una truffa romantica, ma le sue reazioni mostrano una complessità che la rende imprevedibile. Gianniotti, noto per il suo ruolo in “Grey’s Anatomy“, reinventa il suo personaggio in modo convincente, portando in scena una vulnerabilità che si svela gradualmente.
“Inganno” si distingue per i suoi dialoghi incisivi e il forte elemento erotico, richiamando le atmosfere di produzioni precedenti come “Sex Education” e “Normal People“. Questa serie si anima di una tensione palpabile, promettendo di conquistare un pubblico alla ricerca di un intrattenimento audace e provocatorio, incastonando abilmente bellezza paesaggistica e dramma umano.