Grave incidente in autostrada, furgone si schianta contro un muro: il bilancio è drammatico

A bordo con la vittima, al momento dell'incidente, si trovava un connazionale, anch'esso gravemente ferito e ricoverato.

È di questa mattina la notizia di un tragico incidente che si è verificato sull’autostrada A10, nel tratto compreso tra Varazze e Arenzano. Le motivazioni della perdita del controllo di un mezzo pesante sono ancora tutte da chiarire. Un furgone con a bordo due operai ha impattato violentemente contro un muro, il bilancio è drammatico.

a10 incidente

Nell’incidente un operario ha perso la vita, mentre l’altro si trova ancora in condizioni critiche. Il sinistro è avvenuto poco dopo le 8 del mattino, causando inevitabili rallentamenti e lunghe code nel traffico lungo la A10.

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La circolazione è stata interrotta in direzione di Genova, con l’intervento del personale di Autostrade per l’Italia. Il tratto è rimasto chiuso al traffico per diverse ore, con momenti in cui si sono riusciti ad accumulare fino a 4 chilometri di coda. La riapertura è avvenuta progressivamente: la prima corsia è stata liberata intorno alle 11.20, dopo che i veicoli in attesa sono stati indirizzati verso un’alternativa rispetto al tratto chiuso.

La vittima dell’incidente aveva 30 anni ed era di origine marocchina. Anche se sono stati tempestivi gli interventi del 118 e dei volontari di Coro Mare Albisola, i soccorsi si sono rivelati vani. A bordo con la vittima, al momento dell’incidente, si trovava un connazionale, anch’esso gravemente ferito e trasportato in codice rosso all’ospedale San Martino di Genova tramite l’elicottero Drago dei Vigili del fuoco.

a10 incidente, la coda

In seguito all’impatto, entrambi gli operai sono stati sbalzati fuori dal finestrino del conducente. La Polizia stradale sta lavorando per ricostruire la dinamica dell’incidente, che sembrerebbe essersi svolto autonomamente e senza il coinvolgimento di altri mezzi.

Quella accaduta stamattina risulta essere l’ennesima tragedia sul lavoro in Liguria, dato che si tratta di “un’altra croce nera”, come l’ha definita Luca Maestripieri, segretario generale della Cisl Liguria. Sarebbero 14 le vittime registrate nel 2024. In soli nove mesi e mezzo, adesso, “quindici persone non sono tornate alle loro famiglie dopo il lavoro” ha dichiarato il segretario Cisl Liguria.