Tragedia sull’ex statale: scontro frontale tra auto, il bilancio è drammatico: coinvolti anche due bambini
Bilancio gravissimo per l'incidente avvenuto oggi nel bergamasco: due bambini feriti e un uomo di 44 anni deceduto
Una tranquilla domenica autunnale si è trasformata in una scena drammatica lungo la ex statale 591 Cremasca, tra Morengo e Cologno al Serio, nel bergamasco. Un sinistro violento, intorno alle 13 di oggi 27 ottobre, ha coinvolto tre auto. Il bilancio è grave con un morto e 5 feriti, tra cui due bambini.
Un Fiorino, guidato da un uomo di 44 anni di origine albanese, residente nel Cremasco, si è scontrato frontalmente con una Skoda Octavia. A bordo dell’auto viaggiava una famiglia: un papà di 40 anni, una mamma di 36, e i loro due figli piccoli, un maschietto di 7 anni e una bimba di 3. L’impatto è stato devastante. Il Fiorino, nell’urto, è finito fuori strada, schiantandosi contro l’ingresso della Cascina Fornace, dove il conducente ha perso la vita sul colpo.
La terza auto coinvolta, una Ford Fiesta guidata da una giovane donna di 29 anni, ha sterzato improvvisamente finendo fuori strada per evitare l’impatto. La sua reazione tempestiva le ha salvato la vita. Anche se non sarà facile superare lo shock dell’accaduto.
Immediato è stato l’intervento dei soccorsi: quattro ambulanze, un’automedica, un’auto infermierizzata e persino un elisoccorso giunto da Brescia, hanno portato aiuto ai feriti. I Vigili del Fuoco di Treviglio e la polizia stradale di Bergamo hanno lavorato instancabilmente per mettere in sicurezza la zona e consentire l’intervento dei soccorritori.
I due piccoli passeggeri della Skoda Octavia, trasportati d’urgenza al Civile Pediatrico di Brescia, miracolosamente non sono in gravi condizioni. La madre e il padre, feriti, si trovano agli Spedali Civili di Brescia.
Un altro nome si aggiunge al tragico elenco di vittime che ogni weekend tingono le strade italiane di rosso. I carabinieri stanno raccogliendo i dettagli per ricostruire la dinamica del sinistro per dare delle risposte concrete alla famiglia dell’albanese deceduto.