“Terribile notizia prima di Natale” Chiara Ferragni, arriva un altro duro colpo proprio sotto le feste

Fenice Srl, la società di Chiara Ferragni che gestisce il marchio omonimo, è stata esclusa dall'elenco delle PMI Innovative per mancato deposito della documentazione sui requisiti necessari.

La Fenice Srl si distingue tra le società di Chiara Ferragni per il suo ruolo centrale nella gestione del marchio Chiara Ferragni Brand. Recentemente, ha attirato l’attenzione a causa di una serie di eventi che hanno sollevato interrogativi sulla sua posizione e sulla sua stabilità economica. La società non ha ancora presentato i documenti relativi al bilancio 2023, il primo dopo l’incidente legato al prodotto pandoro, situazione che ha creato preoccupazioni nel settore.

La Fenice Srl e la sua importanza nel gruppo di Chiara Ferragni

Considerata l’ammiraglia del complesso di aziende collegate a Chiara Ferragni, la Fenice Srl gestisce la commercializzazione del marchio Chiara Ferragni Brand. Questo marchio è utilizzato in una varietà di settori, dai vestiti al materiale scolastico, fino ai prodotti di bellezza. Negli ultimi mesi, tuttavia, la Fenice Srl ha affrontato una serie di sfide, culminate con la sua cancellazione dall’elenco delle Piccole e Medie Imprese (PMI) Innovative della Camera di Commercio di Milano. Questa decisione è stata comunicata da Radiocor e segna un momento critico per la società, che sta cercando di rimanere competitiva in un mercato in continua evoluzione.

La Fenice Srl ha visto un significativo cambiamento nel suo status: prima parte di un gruppo selezionato di imprese che beneficia di vantaggi speciali, ora si trova in una posizione precaria. La cancellazione dall’elenco delle PMI Innovative è stata giustificata dalla mancanza di deposito della documentazione necessaria per mantenere i requisiti richiesti. Questo ha generato confusione, poiché diversi rapporti parlano di startup innovative e PMI Innovative, indicando che i due elenchi non sono compatibili e non possono coesistere. La Fenice Srl, avendo operato sul mercato per un lungo periodo, non soddisfa i criteri per essere considerata una startup, ma era stata precedentemente riconosciuta come PMI Innovativa, con accesso a vari benefici, tra cui flessibilità nella gestione e incentivi fiscali.

Le ragioni della cancellazione dall’elenco delle PMI innovative

La decisione di rimuovere la Fenice Srl dall’elenco delle PMI Innovative è stata comunicata ufficialmente, evidenziando il mancato deposito dei documenti richiesti per il mantenimento dei requisiti. Nonostante sia possibile che si sia trattato di un errore di distrazione, il contesto attuale della società suggerisce che ci sia stata una consapevolezza da parte dei soci riguardo alla mancanza dei requisiti necessari per rimanere nel registro. In effetti, per essere riconosciute come PMI Innovative, le aziende devono soddisfare nove requisiti specifici, che includono un limite di 250 dipendenti e un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro.

In aggiunta, è richiesto che le aziende investano in ricerca e sviluppo almeno il 3% del valore totale della produzione. La Fenice Srl, essendo un’azienda consolidata, potrebbe aver trovato difficoltà nel conformarsi a questi criteri, soprattutto in un momento di transizione. È essenziale anche che almeno un terzo dei dipendenti abbia una laurea magistrale o che un quinto di essi sia composto da dottorandi o laureati con esperienza di ricerca. Questi requisiti complessi possono rappresentare una sfida significativa per una società che si trova ad affrontare turbolenze interne e di mercato.

Le reali motivazioni dietro la cancellazione potrebbero emergere più chiaramente quando la Fenice Srl presenterà il bilancio del 2023, il primo dopo il caso pandoro che ha destato tanto scalpore. Questa presentazione sarà cruciale per capire il futuro della società e per valutare la sua capacità di soddisfare le normative e i requisiti richiesti per il riconoscimento come PMI Innovativa.