Chi era Gianluca Di Gioia, l’italiano morto in vacanza a causa di uno squalo: aveva da poco festeggiato il compleanno
Gianluca Di Gioia, 48enne romano in vacanza a Marsa Alam, è stato ucciso da uno squalo durante un'immersione, mentre un altro turista è rimasto ferito nel tentativo di soccorrerlo.
Un tragico evento ha colpito il mondo del turismo, in particolare la comunità italiana, con la notizia dell’attacco mortale di uno squalo a Marsa Alam, una rinomata località egiziana affacciata sul Mar Rosso. La vittima, Gianluca Di Gioia, un 48enne originario di Roma, era in vacanza con la sua famiglia e ha perso la vita durante un’immersione. Questo incidente riporta l’attenzione sulla sicurezza dei bagnanti e dei subacquei in acque tropicali, dove la presenza di squali è un fenomeno naturale ma raramente fatale. La tragedia ha lasciato la famiglia e gli amici in lutto, suscitando anche interrogativi sulle misure di sicurezza in queste aree turistiche.
Gianluca Di Gioia vittima dell’attacco di uno squalo
Gianluca Di Gioia, un appassionato di immersioni, aveva scelto di trascorrere il periodo natalizio con la moglie e il figlio al Sataya Resort di Marsa Alam. Lavorava presso la Commissione Europea e, dopo aver trascorso del tempo presso il Centro Comune di Ricerca, si era trasferito al servizio diplomatico europeo. Recentemente, Di Gioia viveva in Francia con la sua famiglia. Il tragico evento è avvenuto in acque profonde, lontano dalla zona di balneazione, come dichiarato dal Ministero dell’Ambiente egiziano. Dopo l’incidente, l’area è stata chiusa al pubblico per due giorni, a scopo precauzionale. La fatalità dell’attacco ha colpito non solo la sua famiglia, ma anche la comunità locale e i turisti presenti nella zona.
Un attacco anomalo secondo le autorità egiziane
Le autorità egiziane hanno definito l’attacco come “anomalo”, sottolineando che episodi di questo tipo si verificano di solito in primavera o estate, quando la presenza di squali è più frequente. La testimonianza di un altro italiano presente al momento dell’incidente, un uomo di 69 anni di nome Peppino Frappani, ha rivelato che egli ha tentato di salvare Di Gioia intervenendo per strapparlo dalle fauci dello squalo. Tuttavia, nonostante il suo eroico tentativo, le ferite subite da Gianluca si sono rivelate fatali. Peppino, invece, è stato fortunato e sarà dimesso dall’ospedale nel giro di poche ore. Questo incidente ha sollevato interrogativi sulla sicurezza nelle acque di Marsa Alam e sulla necessità di monitorare più attentamente la presenza di squali in queste località turistiche popolari.