“La mia auto era come..” le prime parole del conducente della BMW che ha investito Lucia e Diego
Il 61enne accusato di omicidio stradale ad Ancona sostiene di non aver controllato l'auto durante l'incidente che ha causato la morte della dottoressa Lucia Manfredi e del marito.
Il tragico incidente avvenuto ad Ancona ha sollevato interrogativi e preoccupazioni, dopo la morte di due persone, la dottoressa Lucia Manfredi e il marito Diego Duca. Il conducente, un uomo di 61 anni, è stato accusato di omicidio stradale e ha fornito una versione degli eventi che ha suscitato attenzione da parte delle autorità e dei media. L’incidente ha avuto luogo in una zona residenziale, portando a conseguenze devastanti per le famiglie coinvolte e per la comunità locale.
Il racconto del conducente coinvolto
Il 61enne, alla guida di una Bmw, ha dichiarato di non aver avuto il controllo del veicolo al momento dell’incidente. “L’auto è impazzita, non la comandavo più”, ha affermato, aggiungendo di non essersi accorto della presenza delle vittime. Le sue parole sono state registrate durante l’interrogatorio da parte delle autorità, mentre si trovava nell’abitacolo della pattuglia, visibilmente scosso. Ha raccontato di non aver compreso immediatamente la gravità della situazione, scoprendo la morte dei due coniugi solo attraverso un passante che si era avvicinato dopo il boato dell’incidente.
Stando alle informazioni disponibili, l’incidente è avvenuto lungo via Esino, una strada caratterizzata da una discesa, dove il veicolo ha colpito altri veicoli, inclusa una Panda che si è schiantata contro una colonnina di metano. Questo ha provocato non solo il decesso delle vittime, ma anche un’interruzione della fornitura di gas nella zona, creando un clima di paura tra i residenti di Torrette.
Le indagini in corso
Il conducente, che lavora come bidello, è attualmente sotto inchiesta per omicidio stradale, con il fascicolo aperto dal pubblico ministero Paolo Gubinelli. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire la dinamica esatta dell’incidente, analizzando le prove e ascoltando i testimoni. È stato confermato che il 61enne ha superato i controlli per alcol e droga, ma il cellulare sarà esaminato per verificare se potessero esserci altre distrazioni al momento dell’incidente.
Inoltre, le condizioni meteorologiche della mattina dell’incidente, caratterizzate da ghiaccio e brina, potrebbero aver contribuito a rendere la guida difficile. Gli investigatori stanno considerando anche la possibilità di un eccesso di velocità come fattore determinante. Due testimoni chiave saranno interrogati nei prossimi giorni, mentre è prevista l’autopsia sui corpi delle vittime presso l’istituto di medicina legale di Torrette.
Il dramma delle vittime
La dottoressa Lucia Manfredi e il marito Diego Duca erano ben noti nella loro comunità. Lucia, professionista rispettata, e Diego, soccorritore del 118 dell’ospedale di Perugia, lasciano un figlio di 10 anni, che ora affronta una perdita inimmaginabile. La loro morte ha scosso non solo la famiglia, ma anche l’intera comunità, che piange la scomparsa di due persone dedicate al servizio degli altri.
Il tragico evento ha sollevato riflessioni sulla sicurezza stradale e sull’importanza di una maggiore attenzione alla guida, specialmente in condizioni meteorologiche avverse. Le indagini proseguono con l’obiettivo di fare chiarezza su quanto accaduto e garantire che giustizia venga fatta per le vittime e le loro famiglie.