Cosa significa la parola bikini
Scopriamo insieme come è nato il costume da bagno più diffuso sulle nostre spiagge!
Il bikini è senza dubbio il costume da bagno più utilizzato di tutti i tempi: giovani e meno giovani lo adorano, per la sua versatilità, perché lascia scoperta più pelle, perché ci rende sensuali, ci fa abbronzare meglio e, in base ai diversi modelli in commercio, veste praticamente tutte le donne. Ma sapete quando è nato il bikini e perché si chiama così?
Il bikini venne presentato per la prima volta nel lontano 1946, in occasione di una sfilata di moda a Parigi, vicino a una piscina. Neanche a dirlo: all’epoca fece letteralmente scandalo e nemmeno le modelle lo volevano indossare, per questo motivo l'”inventore” del costume da bagno a due pezzi chiamò una spogliarellista per sfilare con il suo capo. Micheline Bernardini fu la prima donna a indossarlo.
In realtà non è un capo dei nostri tempi: già mosaici del quarto secolo d.C. ci mostrano ragazze che fanno esercizio fisico con un abbigliamento simile al bikini. Ma nel primo dopoguerra si era abituati a costumi femminili che praticamente coprivano tutto il corpo e vedere una donna vicino a una piscina con un top e un pantaloncini a vita alta fece scalpore.
Ma perché il nome bikini? Perché negli anni Quaranta le donne sensuali e attraenti venivano chiamate bombe. E proprio in quegli anni gli Stati Uniti avevano fatto i loro test con la bomba atomica nell’atollo di Bikini, nelle isole Marshall. Cinque giorni dopo l’esplosione, Louis Heard, stilista francese, presentò un costume a due pezzi molto più succinto di quello sfoggiato dalla spogliarellista nel 1946. Fu proprio lui a chiamare il costume “bikini”, perché il suo arrivo nel guardaroba femminile era paragonabile allo scoppio di una bomba!
Oggi è normale vestire il bikini, ma all’inizio fu una vera e propria rivoluzione del costume… Una bomba atomica, appunto!