“La notizia dal carcere” Stefano Argentino, cosa succede in prigione all’omicida di Sara Campanella

Stefano Argentino, reo confesso del femminicidio di Sara Campanella, mostra segni di profonda crisi, desiderando togliersi la vita. La madre cerca di aiutarlo mentre gli inquirenti indagano sul delitto.

Un tragico episodio ha scosso la comunità, portando alla luce la drammatica vicenda di Stefano Argentino, accusato del femminicidio di Sara Campanella, una giovane di 22 anni. Le circostanze attorno a questo caso sono complesse e profondamente inquietanti, rivelando non solo la violenza del gesto, ma anche i tormenti interiori del presunto autore. La famiglia di Argentino e il suo legale hanno fornito dettagli inquietanti su come il giovane stia affrontando la situazione dopo il crimine.

Dettagli sul femminicidio di Sara Campanella

Il crimine ha avuto luogo in un pomeriggio di aprile, quando Sara Campanella è stata brutalmente assassinata con cinque coltellate alla schiena e al collo. Le prime indagini hanno portato rapidamente all’arresto di Stefano Argentino, che ha confessato il delitto. L’omicidio ha scatenato una serie di reazioni nella comunità, evidenziando l’emergenza della violenza di genere. La Procura di Messina ha avviato un’indagine approfondita, con i carabinieri che hanno esaminato ogni dettaglio del caso, cercando di ricostruire gli eventi che hanno portato a questa tragedia.

Le dichiarazioni della madre e il supporto legale

Daniela Santoro, madre di Stefano, ha reso dichiarazioni spontanee ai carabinieri, manifestando la sua intenzione di contribuire a chiarire i fatti. Secondo le sue parole, il figlio ha espresso un profondo pentimento subito dopo il delitto, manifestando anche intenti suicidi. Il legale difensore, Stefano Andolina, ha confermato che Argentino sta attraversando un grave stato di crisi, rifiutando cibo e acqua, e mantenendo una volontà di morte. La madre ha raccontato di aver ricevuto una telefonata disperata da Stefano subito dopo l’omicidio, in cui il giovane si è dichiarato in preda alla disperazione, parlando di un fallimento personale senza precedenti. Queste comunicazioni mettono in evidenza il dramma psicologico che accompagna il caso, complicando ulteriormente la situazione legale del giovane.

Le indagini e i punti irrisolti

Le indagini hanno rivelato che ci sono ancora molte questioni irrisolte riguardo al femminicidio. L’omicidio è avvenuto intorno alle 17.15, mentre Stefano è stato arrestato solo oltre sei ore dopo. Le autorità stanno indagando sul possibile coinvolgimento di altre persone, poiché Argentino ha contattato qualcuno per chiedere aiuto nel tentativo di allontanarsi dal luogo del delitto. Inoltre, rimane da trovare l’arma del crimine, con i carabinieri che hanno rinvenuto un coltello nei pressi della scena, ma non sono certi che sia quello utilizzato per l’omicidio. Gli investigatori sospettano che sia stato impiegato un taglierino o un bisturi, strumenti che stanno cercando di identificare e rintracciare.

I funerali di Sara Campanella e il lutto cittadino

La comunità si prepara a dare l’ultimo saluto a Sara Campanella. La salma arriverà a Portella di Mare, frazione di Misilmeri, nel primo pomeriggio di sabato 5 aprile. La famiglia ha richiesto il massimo rispetto durante questo momento doloroso, che verrà condiviso solo con i familiari e gli amici più stretti. La camera ardente sarà allestita nella chiesa delle Anime Sante, e il funerale si svolgerà lunedì nella chiesa San Giovanni Battista di Misilmeri, presieduto dall’arcivescovo Don Corrado Lorefice. In segno di lutto, il sindaco Rosario Rizzolo ha proclamato il lutto cittadino per lunedì, un gesto che sottolinea la gravità della situazione e il dolore che ha colpito l’intera comunità.