“Ha avuto un malore” paura per la mamma di Ilaria Sula durante il rito funebre: l’ultimo addio è stato straziante
Funerale di Ilaria Sula a Terni, commozione tra familiari e amici. Striscioni e messaggi contro la violenza sulle donne esprimono il dolore per la perdita e la richiesta di giustizia.
Un evento tragico ha colpito la comunità di Terni, dove si svolgono i funerali di Ilaria Sula, una giovane studentessa di 22 anni assassinata dal suo ex fidanzato, Mark Anthony Samson. La cerimonia ha attirato la presenza di familiari, amici e sostenitori, tutti uniti nel commemorare la vita di Ilaria e nel protestare contro la violenza di genere. Il corteo funebre, che partirà alle 14, si dirige verso il cimitero comunale, dove l’ultima dimora della giovane sarà segnata dalla presenza di striscioni e messaggi di solidarietà e dolore.

La mamma ha un malore durante il funerale
All’arrivo del feretro, la madre di Ilaria, scesa da un’auto che seguiva il carro funebre, ha mostrato segni di grande emozione. Sostenuta da alcuni familiari, si è fermata davanti al carro funebre e ha pronunciato il nome della figlia. In quel momento di profondo dolore, ha subito un malore e ha dovuto essere portata all’interno della casa. Il feretro, coperto da un delicato cuscino di rose bianche, è stato trasportato all’interno della abitazione, dove si è svolto un momento di raccoglimento tra i familiari e gli amici più stretti della vittima. Questo episodio ha ulteriormente evidenziato l’intensità del dolore che la famiglia sta attraversando in questo difficile momento.
Messaggi di cordoglio e contro la violenza di genere
Durante la cerimonia, molti cittadini hanno voluto esprimere il loro cordoglio per la tragica morte di Ilaria, lasciando messaggi e fiori accanto al recinto della sua casa. Le lettere e i biglietti, scritti da amici e parenti, contenevano parole di amore e ricordo, decorati con fiori, lumini e peluche. Tra i messaggi più toccanti, si legge: “Ogni tramonto porta via un giorno ma non il tuo ricordo”. Un altro messaggio, firmato da un padre, esprimeva la speranza che “il ritorno a casa di una figlia debba essere una certezza, non una speranza”. Altri ancora, con toni più strazianti, affermavano: “Se domani tocca a me, distruggi tutto, voglio essere l’ultima”, un chiaro grido contro la violenza di genere. La presenza di questi messaggi testimonia non solo il dolore per la perdita di una giovane vita, ma anche un forte richiamo alla società affinché si mobiliti contro la violenza sulle donne.