“Non solo la madre” Omicidio Ilaria Sula, Mark Samson non avrebbe agito solo con la mamma: spuntano altre due persone
Indagini sull'omicidio di Ilaria Sula rivelano che Mark Samson potrebbe aver avuto complici nel occultamento del corpo, mentre si ricostruiscono le dinamiche della sua relazione con la vittima.
Le indagini sull’omicidio di Ilaria Sula hanno preso una piega inquietante, con il sospetto che Mark Samson, il principale indagato, non sia stato solo nella sua azione. La madre di Samson è già sotto inchiesta per concorso in occultamento di cadavere, mentre altre due persone potrebbero essere coinvolte nel caso. Gli inquirenti stanno approfondendo la posizione di questi due giovani, che avrebbero assistito Samson nel tentativo di nascondere il corpo di Ilaria, la quale era scomparsa il 1° aprile.

Dettagli delle indagini sull’omicidio di Ilaria Sula
Le indagini condotte dalla sezione omicidi della squadra mobile di Roma si sono concentrate su due giovani di 23 e 22 anni, entrambi di origini straniere e residenti a Roma. Nella notte dell’omicidio, sono stati fermati durante un controllo stradale in via Accademia degli Agiati, nel quartiere Ardeatino, mentre si trovavano in auto insieme a Mark Samson. In quella stessa area, il telefono di Ilaria Sula aveva agganciato le celle telefoniche locali, il che ha ulteriormente sollevato il sospetto delle autorità. Nella serata del primo aprile, il cellulare della ragazza risultava attivo tra i quartieri di San Giovanni e Tuscolano, il che ha portato gli investigatori a ritenere che l’omicidio potesse essere avvenuto in quel periodo.
Secondo quanto riportato nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip, Mark Samson, che ha ammesso le proprie responsabilità, aveva pianificato di fuggire all’estero verso le Filippine o l’Arabia Saudita, dove avrebbe potuto contare sull’aiuto di familiari e amici, qualora non fosse stato bloccato in tempo. Le indagini continuano a cercare ulteriori prove e testimonianze per chiarire il coinvolgimento di queste due persone nel crimine.
Le ore successive al delitto
Il Gip ha dettagliato le ore successive all’omicidio, rivelando che, dopo aver ucciso Ilaria Sula, Mark Samson si è recato a mangiare una piadina con una delle amiche della vittima. Durante quell’incontro, ha discusso di questioni superficiali e banali, come il compleanno dell’amica e altri argomenti di poco conto. Nonostante fosse consapevole di aver commesso un omicidio, Samson ha avuto la lucidità di inviare messaggi falsi al padre di Ilaria, spacciandosi per la ragazza. Questo comportamento ha colpito gli inquirenti, suggerendo una mancanza di scrupoli e un atteggiamento disturbante dopo l’atto violento.
Samson ha riferito di aver avuto intenzione di riconciliarsi con Ilaria, affermando di essere pronto a combattere per riaverla. Tuttavia, gli sviluppi della loro relazione erano stati tesi, e il giovane ha manifestato conflitti interiori riguardo alla sua incapacità di accettare la fine del rapporto. Le autorità hanno analizzato a fondo le sue dichiarazioni, cercando di capire se vi fosse un motivo scatenante dietro l’omicidio, oltre ai problemi relazionali già esistenti.
La relazione tra Mark Samson e Ilaria Sula
Mark Samson ha descritto la sua relazione con Ilaria Sula come caratterizzata da alti e bassi, sottolineando che si erano conosciuti nel 2023 sul posto di lavoro e avevano iniziato a frequentarsi il 30 aprile dello stesso anno. Tuttavia, la situazione è cambiata drasticamente quando Ilaria ha chiesto di vedere i suoi voti universitari, un tema che aveva sempre destato ansie in Samson, fin dai tempi della scuola. Questo ha portato a tensioni, culminando in un ultimatum da parte di Ilaria, che lo ha avvertito che lo avrebbe lasciato se non avesse condiviso i suoi risultati accademici.
Nonostante una pausa di riflessione dichiarata, la coppia ha continuato a vedersi, ma la dinamica tra di loro è rimasta precaria. Ilaria ha iniziato a mostrarsi più distante, e Samson ha reagito con una crescente gelosia e frustrazione. L’ultima goccia è arrivata quando Ilaria ha rivelato di essersi iscritta a una piattaforma di incontri, portando Samson a esprimere incredulità e disappunto. La tensione tra di loro è aumentata ulteriormente, contribuendo al deterioramento della loro relazione e, infine, all’atto fatale.
La complessità della situazione e le sue dinamiche interpersonali continuano a essere oggetto di analisi da parte delle forze dell’ordine, mentre si aspettano ulteriori sviluppi nelle indagini e l’interrogatorio delle persone coinvolte.
Se sei vittima di violenza o stalking, puoi chiedere aiuto contattando il numero 1522 o chattando con un’operatrice sul sito 1522.eu. L’accoglienza è disponibile in diverse lingue.