Spaventoso incendio in una azienda chimica, c’è fumo denso e nero ovunque: scatta l’allerta. Cosa sta succedendo

Incendio alla Chimpex di Caivano provoca una densa nube tossica, costringendo i sindaci a chiudere le scuole e raccomandare alla popolazione di rimanere in casa per precauzione.

Un incendio di vaste proporzioni ha colpito la Chimpex di Pascarola, una frazione di Caivano, generando preoccupazione tra i residenti e le autorità locali. Per garantire la sicurezza dei cittadini, le scuole della zona sono state chiuse come misura precauzionale. L’evento si è verificato nel tardo pomeriggio di mercoledì, quando una densa nube nera ha oscurato il cielo del casertano, allarmando la popolazione.

Incendio alla Chimpex di Caivano

Il devastante incendio ha avuto origine nello stabilimento della Chimpex Industriale Spa, una delle principali aziende chimiche della regione. Le fiamme hanno iniziato a divampare rapidamente, creando una situazione di emergenza che ha richiesto l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco. Fortunatamente, non si segnalano feriti, poiché circa settanta dipendenti sono riusciti a evacuare l’area prima che il fuoco avesse il sopravvento sulla struttura.

Le operazioni di spegnimento hanno presentato notevoli difficoltà a causa della presenza di sette silos contenenti materiali altamente infiammabili, aumentando il rischio di esplosioni. I vigili del fuoco hanno dovuto procedere con cautela per evitare incidenti durante le operazioni di soccorso. Sul posto sono intervenute anche le forze dell’ordine e il personale medico del 118, che hanno collaborato per garantire la sicurezza dell’area circostante e facilitare le operazioni di emergenza.

Le fiamme, visibili da diverse località vicine, hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla possibilità di dispersione di sostanze tossiche nell’aria, tra cui la diossina. In risposta a questi timori, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania (Arpac) ha avviato immediatamente controlli sulla qualità dell’aria. È stato anche mobilitato il nucleo NBCR, specializzato nel monitoraggio di sostanze pericolose, per gestire la situazione e ridurre i rischi per la salute pubblica.

Misure di emergenza e chiusura delle scuole a Caivano

In attesa di aggiornamenti sui risultati delle analisi ambientali, i sindaci di vari comuni, compresi quelli del casertano, hanno emesso raccomandazioni per la popolazione. Si invita i cittadini a mantenere porte e finestre chiuse al fine di prevenire l’ingresso di fumi tossici. Tra i comuni più colpiti ci sono Marcianise, Capodrise, Santa Maria Capua Vetere, Curti, San Prisco, Cesa, Macerata, Gricignano, Casaluce, Maddaloni, Orta di Atella, Sant’Arpino e Carinaro.

Queste raccomandazioni sono state formalizzate durante un incontro di coordinamento convocato dalla Prefettura, che ha anche suggerito di evitare soste prolungate all’aperto. A causa del serio rischio di contaminazione da diossina, diversi sindaci hanno emesso ordinanze per la chiusura delle scuole. Le misure precauzionali interessano principalmente Caivano, Casalnuovo, Casoria, Casandrino, Frattamaggiore, Frattaminore, Afragola, Acerra e Crispano, dove tutte le scuole rimarranno chiuse fino a nuovo avviso.

Anche nel casertano, a Marcianise, Orta di Atella e Santa Maria a Vico, gli istituti scolastici sono stati chiusi in attesa di ulteriori informazioni sulla qualità dell’aria e sulle possibili contaminazioni. Le autorità locali continuano a monitorare la situazione e a fornire aggiornamenti sulla sicurezza della popolazione.