“Lui nega” Femminicidio di Teresa Stabile, il marito Vincenzo Gerardi si sottopone al primo interrogatorio
Vincenzo Gerardi, arrestato per il femminicidio della moglie Teresa Stabile, ammette l'omicidio ma nega la premeditazione. Gli investigatori sospettano un piano premeditato basato su lettere-testamento.
Un tragico evento ha scosso la comunità di Samarate, in provincia di Varese, con l’arresto di Vincenzo Gerardi, un uomo di 57 anni, accusato del femminicidio della moglie Teresa Stabile, di 55 anni. La coppia, sposata da oltre vent’anni, si trovava in una situazione di conflitto, poiché Teresa aveva richiesto la separazione. Durante l’interrogatorio presso il Tribunale di Busto Arsizio, Gerardi ha ammesso di aver ucciso la consorte, ma ha negato qualsiasi accusa di premeditazione e stalking, sostenendo che l’aggressione fosse stata un atto impulsivo.

Le autorità, tuttavia, non ritengono credibile la sua versione. Infatti, sono state rinvenute nella sua abitazione lettere-testamento scritte da Gerardi e destinate ai loro due figli, datate 18 marzo. Questi documenti suggeriscono una pianificazione del femminicidio e del successivo suicidio. Al momento dell’arresto, avvenuto in flagranza di reato, Gerardi ha anche minacciato di suicidarsi utilizzando lo stesso coltello con cui ha commesso il delitto.
Uccisione nel cortile condominiale
Il delitto si è consumato mercoledì sera nel cortile del complesso residenziale dove vivevano. Teresa Stabile è stata colpita da ben 15 coltellate, di cui almeno una ha raggiunto il cuore, risultando fatale. I primi risultati dell’autopsia confermano la gravità delle ferite inflitte. Il corpo della vittima sarà dissequestrato e restituito ai familiari per le esequie, ponendo fine a un tragico capitolo per la famiglia.
Secondo le indagini, Gerardi aveva manifestato il suo malessere rispetto alla richiesta di separazione da parte della moglie. Le lettere-testamento, trovate dagli inquirenti, rivelano che il 16 aprile era stata fissata da Gerardi come data per l’implementazione del suo piano omicida. La procura di Busto Arsizio sta ora considerando di formulare ulteriori accuse, inclusa quella di stalking, in considerazione del comportamento persecutorio che l’uomo ha mostrato nei confronti della moglie prima dell’omicidio.