“Ha deciso così” Papa Francesco, rivelate le ultime volontà del Pontefice prima di morire
Papa Francesco riscrive le regole del proprio funerale, optando per una cerimonia semplice e sobria, esprimendo così il suo desiderio di coerenza con un'immagine di Chiesa povera per i poveri
Papa Francesco ha scelto di rivedere le disposizioni relative al proprio funerale, un atto che rappresenta la sua costante ricerca di semplicità e autenticità nella missione della Chiesa. Questo approccio si riflette nel suo desiderio di creare un rito funebre che sia in linea con i principi evangelici, mantenendo una visione di Chiesa aperta e vicina ai più bisognosi. Le sue volontà sono state espresse nel libro-intervista “El Sucessor” del giornalista spagnolo Javier Martinez-Brocal, dove il Papa ha delineato il suo pensiero riguardo alla cerimonia che celebrerà la sua vita e il suo ministero.

Secondo Francesco, la liturgia tradizionale, ereditata da Benedetto XVI, era eccessivamente complessa e ricca di elementi non necessari. Egli ha ritenuto che molti aspetti formali potessero distogliere l’attenzione dal significato autentico del commiato cristiano. Per questo motivo, ha deciso di semplificare il rito, eliminando il catafalco su cui di solito viene esposto il corpo e optando per una bara semplice. Aggiungendo che non ci sarà alcuna doppia veglia e che la cerimonia di chiusura del feretro sarà abolita, ha chiarito il suo desiderio di essere “veglia e sepolto con dignità come tutti i cristiani”, rifiutando ogni forma di ostentazione e di tradizioni cerimoniali di corte.
La sepoltura di Papa Francesco a Santa Maria Maggiore
La decisione di Papa Francesco riguardo al suo luogo di sepoltura riflette la sua visione della Chiesa come una comunità autentica e umile. Ha optato per la basilica di Santa Maria Maggiore, un luogo che rappresenta un legame personale con la tradizione mariana della Salus Populi Romani. Questo gesto è emblematico della sua devozione e rappresenta un ritorno alle radici spirituali del suo pontificato, iniziato con una preghiera davanti all’icona della Vergine. La scelta della basilica, anziché delle Grotte Vaticane, dove riposano molti dei suoi predecessori, sottolinea il suo desiderio di una Chiesa più accessibile e meno autoreferenziale.
Il progetto di sepoltura è stato supervisionato da Rolandas Makrickas, ex commissario straordinario della basilica, che ha curato i lavori di restauro necessario per accogliere questo evento. Questo piano non è da considerare macabro, ma piuttosto come una riflessione serena sulla morte, concepita come parte della vita e della fede. Attraverso queste scelte, Papa Francesco ha voluto impartire un ultimo insegnamento: anche il momento del passaggio finale può essere un’opportunità per ribadire valori quali sobrietà, umiltà e testimonianza, in un contesto di profonda spiritualità.
In un mondo dove spesso la morte è avvolta da un velo di paura e di mistero, il Papa invita a vedere l’ultimo viaggio come un momento di celebrazione della vita, permeato di fede e di speranza. La sua eredità, quindi, non si limita a insegnamenti religiosi, ma si estende anche a un modo di affrontare la morte con dignità e serenità, in linea con la sua visione di una Chiesa al servizio degli ultimi e dei più fragili.