Ennesima tragedia sul lavoro, muore cadendo da un ponteggio: dove e cosa è successo
Un uomo di 59 anni muore dopo una caduta da un ponteggio di sette metri durante il lavoro in un'azienda
Un tragico incidente sul lavoro ha colpito la comunità di Apricena, nel Foggiano, lasciando un segno profondo. La vittima, un uomo di 59 anni ha perso la vita dopo una caduta da un ponteggio di circa sette metri. L’incidente è avvenuto all’interno di un’azienda specializzata nella lavorazione del marmo, dove Marino lavorava come guardiano. La notizia dell’accaduto ha suscitato grande tristezza e preoccupazione tra i colleghi e i familiari.

Dettagli dell’incidente
L’incidente si è verificato martedì pomeriggio, il 22 aprile 2025, lungo la provinciale 89, in un’area industriale di Apricena. Secondo le informazioni riportate, un collega della vittima ha sentito un forte tonfo e si è precipitato a soccorrerlo. Purtroppo, al suo arrivo, ha trovato Marino privo di vita. Subito dopo, è stato allertato il servizio di emergenza 118, che ha inviato un’ambulanza sul luogo dell’incidente. All’arrivo dei sanitari, i tentativi di rianimazione sono risultati vani, e il personale ha potuto solo constatare il decesso dell’uomo.
Le forze dell’ordine, in particolare i carabinieri, sono intervenute per avviare un’indagine e capire le circostanze esatte che hanno portato alla caduta. Gli investigatori stanno esaminando la scena dell’incidente e raccogliendo testimonianze dai colleghi di lavoro e dai responsabili dell’azienda per chiarire se ci siano state violazioni delle norme di sicurezza sul lavoro. È emerso che Marino aveva subito gravi fratture craniche, segno della violenza dell’impatto al suolo.
Contesto e implicazioni legali
Nicola M. era impiegato presso l’azienda di lavorazione del marmo con un contratto di lavoro che era stato stipulato come misura alternativa alla detenzione, un programma che offre opportunità di lavoro a persone che stanno scontando pene. Questo aspetto della sua vita lavorativa ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e le condizioni di lavoro all’interno dell’azienda. I legali della famiglia stanno seguendo da vicino l’evoluzione della situazione e hanno già avviato una serie di verifiche legali per tutelare i diritti della vittima e della sua famiglia.
Il caso di Nicola M. ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare nei settori ad alto rischio come quello della costruzione e della lavorazione dei materiali. Gli esperti sottolineano l’importanza di attuare rigorosi protocolli di sicurezza e formazione adeguata per prevenire incidenti di questo genere. La comunità locale è scossa dalla notizia e si attende con apprensione l’esito delle indagini, sperando che possa portare a misure concrete per evitare futuri incidenti simili.