“Non è fuori pericolo” Kate Middleton, rompe il silenzio l’esperto, la situazione sul tumore preoccupa
A un anno dall'annuncio della remissione del cancro, Kate Middleton dovrà affrontare un lungo percorso di follow-up e controlli regolari per monitorare la sua salute e ridurre il rischio di recidiva.
Kate Middleton, la principessa di Galles, continua a affrontare le conseguenze del tumore, un anno dopo aver annunciato la sua condizione. Nel gennaio scorso, aveva comunicato che il cancro era “in remissione completa” e aveva espresso il desiderio di tornare alla vita quotidiana dopo aver completato diversi cicli di chemioterapia. Tuttavia, il percorso di recupero per i pazienti oncologici è lungo e richiede attenzione costante. Kate dovrà quindi sottoporsi a un periodo di follow-up che durerà almeno cinque anni, durante il quale saranno programmati controlli e visite almeno due volte l’anno.

Massimo Di Maio, presidente eletto dell’Associazione Italiana Oncologia Medica (AIOM), ha condiviso la sua analisi sul percorso che la principessa dovrà affrontare. Kate, il 29 aprile, celebrerà il suo quattordicesimo anniversario di matrimonio con il principe William. Di Maio ha sottolineato l’importanza della chemioterapia precauzionale che Kate ha intrapreso per ridurre i rischi di recidiva. Il suo obiettivo, come quello di molti pazienti oncologici, è tornare a una vita normale, riprendendo i suoi impegni professionali e sociali.
Tuttavia, tornare alla vita pre-malattia comporta anche dover fare i conti con gli effetti collaterali delle terapie e degli interventi chirurgici subiti. Anche se la remissione è un passo cruciale verso la guarigione, il rischio di recidiva rimane una realtà con cui convivere. Per questo motivo, è fondamentale seguire un programma di controlli diagnostici e strumentali. Inizialmente, questi controlli saranno più frequenti, per poi diventare meno ravvicinati con il passare del tempo. La frequenza degli esami dipenderà anche dal tipo di tumore diagnosticato.
Di Maio ha evidenziato che, per i primi cinque anni dopo la remissione, i pazienti come Kate dovranno effettuare controlli e visite con una certa regolarità, solitamente una o due volte all’anno. Dopo questo periodo, in base alle caratteristiche specifiche del tumore, si potrà decidere se interrompere il follow-up o se continuare a monitorare la situazione. La strada verso la completa guarigione è lunga e richiede un attento monitoraggio, ma la speranza di un ritorno alla normalità rimane il principale obiettivo per chi affronta questa difficile battaglia.