Papa Francesco e il rito della chiusura della bara: cosa viene messo nel feretro
La cerimonia di chiusura della bara di Papa Francesco, caratterizzata da un'unica bara in legno e la presenza di pochi commensali, segna un momento solenne e simbolico nella sua commemorazione
La serata di venerdì 25 aprile si preannuncia come un momento di grande significato per la comunità cattolica e per il mondo intero, poiché si svolgerà nella Basilica di San Pietro il rito della chiusura della bara di Papa Francesco. Questo evento rappresenta una fase cruciale nel percorso funebre di un Pontefice, seguendo le disposizioni stabilite dall’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis. La cerimonia sarà presieduta dal camerlengo, Cardinale Kevin Joseph Farrell, e avrà un carattere particolare, poiché il Papa ha scelto di semplificare la tradizione consolidata, optando per una sola bara anziché le tre di consueto uso.

Le novità nel rito funebre di Papa Francesco
La decisione di utilizzare un’unica bara in legno, rinforzata da un rivestimento di zinco, segna una deviazione dalle pratiche tradizionali che hanno caratterizzato i funerali dei suoi predecessori. In passato, il rito prevedeva l’impiego di tre diverse bare: una di legno di cipresso, una seconda di metallo e una terza di legno più resistente, decorata con simboli papali. La bara di cipresso veniva chiusa con nastri rossi sigillati da diverse autorità della Chiesa, inclusa la Camera apostolica e il Capitolo vaticano. La scelta di Papa Francesco di semplificare questo processo riflette la sua visione di umiltà e sobrietà, valori che ha costantemente promosso durante il suo pontificato.
I simboli e i significati del rito
Durante il rito della chiusura della bara, il volto di Papa Francesco sarà coperto con un velo di seta bianca. Questo gesto delicato e rispettoso prelude all’inserimento di oggetti simbolici all’interno della bara, che rappresentano la sua vita e il suo operato. Tra questi, verrà collocata una borsa contenente monete coniate durante il suo pontificato, medaglie commemorative e il Rogito, un documento che narra la sua storia e le sue realizzazioni. Questo atto funebre non è solo un modo per onorare il Papa scomparso, ma anche per trasmettere un messaggio di continuità e di eredità spirituale.
La partecipazione alla cerimonia
La cerimonia di chiusura della bara sarà caratterizzata da una partecipazione ristretta, scelta dallo stesso Papa per mantenere l’evento in toni intimi. Saranno presenti importanti figure ecclesiastiche, tra cui il Cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio Cardinalizio, e altri cardinali di rilievo. Anche il vicario generale per la diocesi di Roma e l’elemosiniere di Sua Santità saranno tra i partecipanti. La presenza di queste figure chiave della struttura vaticana sottolinea l’importanza del momento e la necessità di un ultimo saluto a un Papa che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della Chiesa.
Un momento di raccoglimento per il mondo intero
La celebrazione della chiusura della bara di Papa Francesco rappresenta non solo un momento di grande solennità per la Chiesa cattolica, ma anche un’opportunità di riflessione per tutti. Si conclude così una fase fondamentale del rito funebre, che permette di rendere omaggio a un Pontefice che ha saputo esprimere la sua fede attraverso scelte di semplicità e umiltà. In un’epoca in cui il messaggio di pace e solidarietà è più che mai necessario, l’eredità di Papa Francesco continua a ispirare e a guidare i fedeli in tutto il mondo.