Cosa c’è scritto nel rogito di Papa Francesco

Papa Francesco, scomparso il 21 aprile 2025, è ricordato per la sua umanità, paternità universale e impegno verso i poveri, come evidenziato nel rogito commemorativo durante il rito funebre

Il lungo pontificato di Papa Francesco ha lasciato un segno indelebile nel panorama ecclesiastico e sociale. La sua vita e le sue opere sono celebrate in un documento ufficiale, il «Rogito per il Pio transito», che offre un tributo alla sua umanità e alla sua dedizione al servizio degli altri. Questo documento è stato letto durante il rito di chiusura della bara, avvenuto il 25 aprile 2025, nella Basilica di San Pietro, dopo la sua scomparsa avvenuta il 21 aprile dello stesso anno.

Il rito della chiusura della bara di Papa Francesco

Il 25 aprile 2025, la Basilica di San Pietro ha ospitato un’importante cerimonia per la chiusura della bara di Papa Francesco. Durante il rito, il «Rogito per il Pio transito» è stato deposto all’interno della bara, un gesto simbolico che rappresenta la celebrazione della vita e del ministero del Pontefice. Il documento, pieno di riflessioni sulla sua vita, è stato letto in presenza di diversi cardinali e religiosi, tra cui potrebbe esserci stato anche il nuovo Pontefice. La cerimonia ha richiamato l’attenzione non solo dei fedeli, ma anche dei media internazionali, sottolineando l’importanza del momento storico. Il rito ha incluso tradizioni consolidate, come il velo di seta che copriva la bara e le monete deposte come simbolo di offerta e di riconoscenza.

Una vita dedicata alla comunità e ai più vulnerabili

Nel «Rogito per il Pio transito», Papa Francesco è descritto come un pastore semplice e molto amato, particolarmente nella sua Arcidiocesi. Il documento ricorda il suo stile di vita umile, evidenziando che il Pontefice si muoveva spesso per la città utilizzando mezzi pubblici come la metropolitana e gli autobus. Questo comportamento esemplificava la sua connessione con la gente comune, un aspetto che ha caratterizzato il suo pontificato. Inoltre, si sottolinea che abitava in un appartamento e preparava personalmente la cena, un gesto che rifletteva la sua volontà di rimanere vicino alle persone e di condividere le loro esperienze quotidiane.

La sua elezione a Papa, avvenuta il 13 marzo 2013, è stata il risultato di un Conclave in cui i cardinali si sono riuniti dopo la rinuncia di Benedetto XVI. Francesco ha scelto il suo nome in onore di San Francesco d’Assisi, simbolo di povertà e umiltà, indicando fin da subito la sua intenzione di focalizzarsi sui più poveri e vulnerabili del mondo. Questo impegno ha guidato molte delle sue azioni e decisioni durante il suo lungo servizio, contribuendo a un’immagine di un papa che ha sempre cercato di promuovere la giustizia sociale e la pace.

Il lascito di Papa Francesco

Il pontificato di Papa Francesco è stato caratterizzato da una serie di iniziative e riforme che hanno cercato di rinnovare la Chiesa Cattolica e di affrontare questioni rilevanti nell’attualità. La sua apertura al dialogo interreligioso, il suo approccio verso le crisi migratorie e la sua attenzione per l’ambiente hanno fatto di lui una figura influente anche al di fuori del contesto religioso. La sua capacità di comunicare con le persone, utilizzando un linguaggio semplice e accessibile, ha reso il messaggio della Chiesa più vicino a molti. Con il suo impegno costante e la sua umanità, Papa Francesco ha lasciato un’eredità che continuerà a ispirare le generazioni future, invitando tutti a perseguire la pace e la solidarietà nel mondo. La sua vita rimarrà un esempio di dedizione e amore per l’umanità, un messaggio che riecheggerà nei cuori di molti anche dopo la sua scomparsa.