Quando inizia il conclave e qual è la procedura per eleggere il nuovo Papa
Dopo i funerali di Papa Francesco, il conclave per eleggere il nuovo pontefice si svolgerà tra il 5 e il 10 maggio, con 220 cardinali presenti, ma solo alcuni aventi diritto di voto
Il mondo cattolico si prepara a un evento di grande rilevanza storica, con il conclave che si avvicina dopo la scomparsa di Papa Francesco. Secondo le normative del Vaticano, il conclave per eleggere il nuovo pontefice dovrebbe iniziare tra 15 e 20 giorni dalla morte del Papa, con date previste dal 5 al 10 maggio. Tuttavia, come stabilito da un emendamento introdotto da Papa Benedetto XVI, se tutti i cardinali sono già giunti a Roma, le congregazioni generali possono decidere di anticipare l’inizio. La Cappella Sistina, simbolo di questo importante passaggio, chiuderà al pubblico dal 28 aprile, mentre i Musei Vaticani rimarranno aperti.

Il funerale di Papa Francesco e la partecipazione dei cardinali
Il funerale di Papa Francesco ha visto la partecipazione di 220 cardinali su 252, ma non tutti hanno diritto di voto nel conclave. Solo i cardinali che non hanno compiuto 80 anni prima della morte del Papa possono votare. La votazione avrà luogo all’interno della Cappella Sistina, dove il maestro delle celebrazioni liturgiche darà inizio alle operazioni con l’ordine “Fuori tutti”. Questa frase segna l’inizio di un processo cruciale sotto l’affresco del Giudizio Universale di Michelangelo Buonarroti. Tra i cardinali elettori, non sarà presente Angelo Becciu, condannato in primo grado per truffa e peculato.
Le regole del conclave e il processo di voto
Per essere eletto, un candidato deve ottenere il consenso di almeno due terzi dei voti dei cardinali elettori. Se necessario, si procederà a ballottaggi, ma solo dopo il 34esimo scrutinio, o il 35esimo se si è votato il giorno di apertura del conclave. Le ultime modifiche alle norme di voto risalgono al motu proprio di Benedetto XVI del 2007, che ha ripristinato la tradizionale maggioranza richiesta e ha stabilito che i cardinali rimasti in lizza non possono partecipare attivamente al voto. Questa regolamentazione è fondamentale per garantire un processo elettorale chiaro e legittimo.
Le aspettative per il nuovo Papa
Il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco di Baviera, ha condiviso le sue riflessioni sul futuro Papa durante un incontro con i media a Roma. Marx, che è uno dei tre cardinali tedeschi elettori, ha sottolineato che non si cerca un “re”, ma piuttosto un leader che possa continuare il lavoro di Francesco. Secondo Marx, il nuovo pontefice deve essere comunicativo e dare priorità alla credibilità del Vangelo, un aspetto che non può essere ignorato dai cardinali, in quanto riflette il sentimento del popolo di Dio. La questione dell’identità del prossimo Papa non si limita alla nazionalità o alla cultura, ma riguarda la persona stessa e la sua capacità di dialogo e credibilità. Marx ha concluso affermando che il nuovo Papa deve avere una visione universale e riconoscere l’importanza del Vangelo in tutto il mondo.