This Is Not A Love Song: intervista a Livia Massaccesi
Ritratti che colgono l'essenza della musica italiana e internazionale
E’ possibile rendere l’essenza di un volto con pochi elementi grafici?
Le illustrazioni del progetto This Is Not A Love Song, a cura della giovane graphic designer Livia Massaccesi, in cui vengono ritratti grandi musicisti italiani e internazionali accompagnati dalle citazioni musicali che meglio li rappresentano, è la prova evidente che il risultato può essere molto interessante.
Ho fatto quattro chiacchiere con lei, ecco cosa ci ha raccontato:
Ciao Livia, come nasce l’idea dei ritratti di musicisti per “This is not a love song”?
This Is Not A Love Song è un progetto che nasce dal desiderio di Andrea Provinciali di riportare in vita un supporto discografico fisico ormai scomparso: la musicassetta, affidando a illustratori, fumettisti e grafici la traduzione in immagini di una canzone d’amore. Così nascono le musicassette di carta, che, al posto del nastro, hanno un vero e proprio libretto illustrato.
I ritratti sono stati il mio primo approccio all’illustrazione qualche anno fa, iniziando con il mio. Quando sono stata contattata da This Is Not a Love Song avevo già realizzato alcuni ritratti di musicisti e proprio per questo mi hanno chiesto di ideare con loro una serie di poster che potessero promuovere la nuova collana di musicassette italiane.
Abbiamo pensato, quindi, di omaggiare i personaggi “storici” della musica italiana con dei ritratti accompagnati da un frammento di una loro canzone d’amore, qualcosa che li rendesse riconoscibili a colpo d’occhio.
Da lì in poi la nostra collaborazione è continuata e per loro ho disegnato anche molti musicisti internazionali: ho reinterpretato il vinile di Neil Young “On The Beach” e la musicassetta dedicata al brano Fine dell’estate dei Thegiornalisti.
Ho letto che prima di questo progetto hai fatto una ricerca personale riguardante la comunicazione visiva dei volti, mi dici di più?
Sì, io prima che illustratrice sono graphic designer con una specializzazione in book design e moda.
La contaminazione dei miei diversi percorsi formativi mi ha portata spesso a guardare la moda con un occhio da grafica e viceversa.
Da qui è nato uno studio “grafico” della comunicazione visiva dei volti, ma non solo. Ho cercato di capire come ogni elemento del nostro viso, del nostro corpo o del nostro abbigliamento potesse essere percepito da chi ci guarda. Come la forma degli occhi o il colore dei capelli o il vestito che indossiamo, associati tra loro potessero comunicare una cosa o un’altra. Mi sono divertita a creare un alfabeto di elementi che compongono il viso e associarli ogni volta in modo diverso (viso allungato, capelli lunghi e labbra sottili oppure viso squadrato capelli corti e labbra carnose) per vedere la differenza percettiva che si creava.
Una delle tante evoluzioni di questo lavoro è stato quello di eliminare elementi del volto, con l’obiettivo di lasciare invariata la riconoscibilità del soggetto. Lavorando sul mio, che è quello che conosco meglio, mi sono accorta che bastavano capelli, labbra e sagoma del viso a definirmi.
Non posso approfondire più di tanto perché un progetto molto importante legato a questo discorso è di prossima pubblicazione.
Qual è il tuo artista preferito del progetto?
Ne ho diversi, ma Lucio Dalla e Battiato sono i due tra gli artisti che trovo meglio riusciti e, soprattutto, sono anche musicalmente due personaggi a cui sono molto legata.
Hai pensato di esporre i ritratti di “This is no a love song”?
Il 17 ottobre scorso ho esposto i ritratti e diverse altre mie illustrazioni al Teatro Quirinetta a Roma durante la serata Italiani Brava Gente organizzata da Rockit.it e saranno ancora visibili per qualche giorno durante i concerti in programmazione.