Cosa si festeggia il giorno di San Biagio?
Ecco le tradizioni che oggi non dobbiamo perderci!
Alzi la mano chi sa cosa si festeggia oggi… Ebbene sì, il 3 febbraio è un giorno di festa, religiosamente parlando: è il giorno nel quale la chiesa cattolica celebra San Biagio, che è famoso in tutto il mondo per la sua storia, ma anche per essere il patrone di una parte del corpo che, soprattutto nel periodo invernale, è soggetta a disturbi e malattie di varia natura, la gola. Quali sono le tradizioni legate a questa giornata? Ecco cosa c’è da sapere e magari da fare…
San Biagio è il santo protettore della gola: nato e vissuto a Sebaste, in Armenia, era un medico e poi divenne vescovo della città. Venne torturato a lungo dai romani, proprio per la sua fede cristiana. Secondo alcune leggende, fu gettato in un fiume, ma sopravvisse, mentre i soldati romani mandati a prenderlo morirono, annegando nelle acque del corso d’acqua. Non riuscì comunque a fuggire a lungo e morì decapitato.
San Biagio viene celebrato il 3 febbraio e il suo nome è legato alla gola e ai disturbi: chi soffre di problemi alla gola, di solito invoca questo santo. Perché proprio la gola? Leggende narrano che salvò con una preghiera un bambino che, mangiando del pesce, rischiava di soffocare per una lisca. Oggi per ricordarlo, nelle chiese si benedicono le gole con delle candele incrociate.
Ma non è questa l’unica tradizione legata a questo giorno: lo sapete che oggi dovete mangiare un panettone avanzato, anche raffermo? A Milano si dice che aiuti a combattere raffreddore e mal di gola. In provincia di Salerno, invece, viene preparata la polpetta di San Biagio!