Tre ville capolavoro di tre architetti illuminati
Le case che hanno rivoluzionato la storia dell'architettura e del design
Come sintetizzare la storia dell’architettura del ‘900? Grazie a tre case-icona di tre architetti che hanno fatto la rivoluzione totale del linguaggio costruito.
VILLE SAVOYE. Le Corbusier
L’architetto svizzero più famoso del mondo, Le Corbusier, ha avuto una carriera illuminata, prolifica e trasversale e le sue opere sono capolavori immortali.
Villa Savoye si trova a Poissy, in Francia, è stata riconosciuta monumento nazionale e i Lego l’hanno omaggiata con un modellino, da montare ovviamente. E’ stata costruita tra il 1928 e il 1931.
E’ un manifesto architettonico in tre dimensioni, perché sono espresse le 5 regole formulate dal maestro della progettazione che hanno portato verso un nuovo mondo del costruire: 1- Pilotis, i pilastri 2- Toit terrasse, il terrazzo o tetto giardino 3 – Plan libre, la pianta libera 4 – Façade libre, la facciata libera 5 – Fenetre en longueur, la finestra a nastro.
LEGO. VILLE SAVOYE. Le Corbusier
VILLA TUGENDHAT. Mies Van der Rohe
Brno, Repubblica Ceca. Villa Tugendhat è uno degli edifici più rappresentativi dell’architettura moderna.
E’ stata progettata negli anni 1928-30 dall’immenso architetto tedesco Ludwig Mies van der Rohe e oggi fa parte dell’elenco dei Patrimoni dell’umanità UNESCO.
I coniugi Tugendhat affascinati dal padiglione tedesco all’esposizione internazionale di Barcellona del 1929, contattarono l’autore, Mies van der Rohe, e gli commissionarono una villa nello stesso stile. Nel padiglione, l’architetto introdusse per la prima volta alcune importanti innovazioni, ossia i principi di “pianta libera” e degli “spazi fluenti” che, attraverso l’uso di pilastri sottili, regalano una forte impressione di leggerezza e rivelano il carattere non portante delle pareti. Fu proprio questa rivoluzione di linguaggio architettonico che venne proposta per la villa, così i pilastri cruciformi portanti furono posti arretrati rispetto al perimetro della casa, “liberando la pianta” dal vincolo delle murature interne ed esterne.
Durante il 1938 la villa divenne meta di profughi ebrei provenienti dalla Germania che vennero aiutati dai coniugi Tugendhat, sinché anche loro dovettero abbandonare la casa per rifugiarsi altrove. La villa venne requisita dalle truppe di occupazione diventando la sede delle SS a Brno. Nel dopoguerra venne riusata come asilo nido e solo dal 2012 è stata riaperta al pubblico.
Mies van der Rohe ha progettato ovviamente anche gli interni curandone moltissimo i dettagli, in particolare le famose poltrone del soggiorno. Purtroppo tutto l’arredo originale è andato perduto, ma è stato ricostituito grazie a riproduzioni basate sulle foto d’epoca scattate da Fritz Tugendhat. In alcuni casi gli arredi sono stati ricostruiti dalle stesse ditte che ne costruirono gli originali negli anni trenta.
La villa ora appartiene al comune di Brno che organizza visite guidate per le quali occorre prenotare molti mesi prima. Per preservare i pavimenti in linoleum, a tutti i visitatori è richiesto di proteggere la suola delle scarpe e i tacchi a spillo sono categoricamente vietati.
ENNIS HOUSE. Frank Lloyd Wright
Quando si pensa alle abitazioni progettate dall’architetto americano Frank Lloyd Wright (1867-1959), la prima a venire in mente è la famosissima Casa sulla Cascata. La sontuosa Ennis House, a Los Angeles, non è meno spettacolare, soprattutto per l’uso del tessile block, blocchi di calcestruzzo prefabbricato e fortemente decorati. La casa fu progettata per Charles e Mabel Ennis nel 1923 e completata nel 1924 ed è chiaro il riferimento aglil antichi templi Maya.
La Ennis House è un monumento municipale, statale e nazionale.
I registi della vicina Hollywood hanno ceduto più volte al fascino mistico della villa che è diventata set cinematografico già nel 1933 con Female. Nel 1982 diventa l’abitazione del poliziotto Rick Deckard (Harrison Ford) in Blade Runner, film di Ridley Scott. Gli esterni appaiono anche nella serie televisiva Buffy l’ammazzavampiri. E poi ancora gli interni in Karate Kid III – La sfida finale, Black Rain – Pioggia sporca, e Il tredicesimo piano.
I videoclip “Why” dei 3T con Michael Jackson e “Vuelve” di Ricky Martin son stati girati nell’Ennis House.
Addirittura David Lynch ha usato la villa di Wright in Twin Peaks, per tutte le scene della soap opera chiamata Invito all’amore e, a una scala più piccola, il blocchi decorati sono stati usati per il fregio della porta del Club Silencio nel film Mulholland Drive.
All’appello delle citazioni non poteva mancare Games of thrones.