La tendenza del turismo creativo
Oltre il turismo di massa, si cercano emozioni e interazione: ecco di cosa si tratta
Crisi economica e sviluppo di mentalità ambientaliste hanno finito per creare una nuova tendenza nel turismo mondiale: quella del turismo creativo.
Le preferenze dei nuovi turisti si dirigono verso un’immersione totale nella cultura di destinazione: questi non ricercano solo relax, ma anche conoscenza e permettono lo sviluppo del turismo creativo inteso come partecipazione ad attività di vario genere in compagnia della popolazione locale.
E’ finito il tempo del turismo di massa fatto di villaggi turistici “bolla” in cui rinchiudersi e trascorrere la vacanza. Ci sono ormai turisti che non ricercano semplicemente il villaggio in all inclusive, ma che cercano di allontanarsi dal concetto di turismo di massa, superficiale e distaccato, che aveva inoltre un impatto ambientale quasi distruttivo sulle realtà nelle quali si formava.
Si va oltre anche quello che veniva definito turismo culturale grazie all’aumento dell’interazione che è proprio l’elemento fondante del turismo creativo.
Cosa è il turismo creativo?
Molti analisti di settore lo definiscono come un turismo “di ultima generazione”, ma l’importante è il fatto che si tratta sicuramente di un turismo più “sano” che ha effetti positivi sia da un lato che dall’altro dei soggetti coinvolti.
Dal punto di vista del viaggiatore permette uno sviluppo creativo e artistico maggiore attraverso la partecipazione alla realtà in cui ci si immerge, crea un legame emotivo maggiore con paese e popolazione ospitanti.
Dal punto di vista della realtà ospitante c’è la possibilità di rivitalizzare zone povere, si creano nuovi posti di lavoro, si mantengono in vita tradizioni che altrimenti cadrebbero nel dimenticatoio. Inoltre il turismo creativo è un tipo di turismo che non si concentra solo in alcune parti dell’anno, ma si distribuisce in modo equo durante tutti i periodi con indubbi vantaggi per le economie locali.
Insomma iniziare a essere un turista creativo significa iniziare a imparare e a partecipare all’apprendimento di una realtà nel suo insieme. Si tratta di un concetto di turismo decisamente più consapevole e questo non può che renderci felici.
Vi presento il Creative Tourism Network
La promozione di questo progetto, ormai in piedi da diversi anni in vari paesi, è il Creative Tourism Network, che tradotto suona come Rete Internazionale per la Promozione del Turismo Creativo.
Il network è stato fondato nel 2010 a Barcellona ed è titolare di una piattaforma web dalla quale si possono avere tutte le informazioni che possono servire per organizzare una vacanza fondata sul Turismo Creativo.
Cosa si può fare con il turismo creativo?
Per un turista creativo le attività possibili in giro per i mondo sono tantissime e, come già detto, basta collegarsi al portale Creative Tourism Network per avere un’idea di quello che si può fare ovunque nel mondo.
In molti andranno a partecipare a corsi di cucina italiana, altri, in Guatemala, prendono parte a laboratori di tessitura, altri ancora arrivano a Ibiza per frequentare un corso di produzione di musica Chill-out.
Ricca di iniziative soprattutto la città di Barcellona dove, tra corsi di cucina, teatro, musica, attività manuali, una vacanza può diventare veramente qualcosa di unico e indimenticabile.
Bella anche l’iniziativa di Biot, in Provenza, dove venti artisti hanno aperto le porte dei loro laboratori di ceramica, oreficeria e gioielleria: potrete sperimentare pittura, scultura, processi di gioielleria e far parte anche dei processi di produzione.