Dizionario Fashion: 5 termini da conoscere per fare colpo
Le parole da imparare e usare al momento giusto
Lo facciamo tutte e non è un peccato: utilizziamo parole che sono talmente entrate nell’uso comune da saperle snocciolare in una conversazione, senza conoscerne realmente il significato. Peccati veniali, perché quando ci troviamo di fronte alla borsa dei nostri sogni e la stiamo finalmente per acquistare, poco ci importa del perché la commessa insiste a definirla una Signature Bag.
Nella vita però non si sa mai e (chi lo sa?) magari potrebbe capitarci di essere invitate a una cena di gala con a fianco Karl Lagerfeld. Vogliamo fare brutta figura al cospetto del Re indiscusso dell’Haute Couture?
Corriamo subito ai ripari e ripassiamo (o impariamo) alcuni termini del Fashion dizionario.
CRUISE COLLECTION
La Cruise Collection (letteralmente Collezione da Crociera) compare nel mondo della moda non più di dieci anni fa. Una mini collezione intermedia con capi pensati per una vacanza esotica, magari in crociera, ed è presentata in anticipo rispetto alle collezioni della settimana della moda (e solo a mezzo stampa). Negli ultimi anni le Cruise Collection presentate tra ottobre e novembre (che si chiamano invece Resort collection quando sono presentate a maggio) sono diventate delle vere e proprie collezioni e c’è chi come Chanel e Gucci le fa sfilare in passerella.
COOL HUNTER
Il cacciatore di tendenze è chi decide cosa andrà di moda e cosa vorremmo tutti acquistare e mettere in armadio. Frequenta le sfilate, osserva i trend che nascono dallo street-style e molto spesso è un buyer. Ovvero lavora per un grande negozio multibrand o un Concept Store e ha il compito di selezionare ogni stagione (andando a caccia) i pezzi e le collezioni da vendere in store, contribuendo a rendere famosi brand e giovani stilisti.
SIGNATURE BAG
Uno vero e proprio status symbol, la Signature Bag è la borsa che riporta le iniziali, il logo o anche l’intero nome del brand sulla pelle o il tessuto stesso della borsa. Solitamente in un posto strategico e ben visibile, in certi casi sull’intera superficie. L’esempio più celebre? Il monogram Louis Vuitton.
STYLIST
Non cedete a Google Translate, se fosse per lui lo Stylist sarebbe uno stilista. Niente di più sbagliato. Lo stylist non disegna o crea abiti: sceglie come e quali fare indossare alle modelle negli editoriali di moda. Fino a pochi anni fa gli stylist lavoravano per un solo giornale seguendone la linea editoriale, oggi sono veri e proprio freelance del settore. Gli stylist più famosi e ambiti sono quelli che vestono le star e sono i diretti responsabili dei fashion disastri sul red carpet.
READY-TO-WEAR
La versione inglese del francese Prêt-à- Porter. Ovvero tutte le collezioni che sono già prodotte con taglie e misure, pronte per essere acquistate e soprattutto indossate. Sfilano in passerella e poi si trovano nelle boutique perché non sono confezionate su misura. L’Haute Couture (o Alta Moda) al contrario propone capi che sono spesso dei veri e propri pezzi unici, o in numero limitato, e che vengono realizzati su misura e personalizzati.