Qual è la vera data di scadenza dei cibi?
Ecco gli alimenti che durano oltre il tempo indicato sulla confezione
Spesso siamo indecise se provare a mangiare un dato alimento oppure no, quando è già oltrepassata la sua data di scadenza. Specialmente per i cibi secchi e confezionati, possiamo stare tranquille. Infatti, molti cibi durano per più tempo rispetto a quello indicato, se ovviamente l’alimento si trova in determinate condizioni.
La pasta ed il riso, se conservati nella loro confezione originaria, può resistere anche più di un anno oltre la data di scandenza, se non si sono formate i lepidotteri. Anche i legumi come fagioli, lenticchie e ceci possono durare di più, anche diversi anni. La differenza sarà nel fatto che dovranno restare in ammollo un po’ più di tempo rispetto al solito.
I formaggi stagionati a pasta dura si conservano in frigo anche 10 mesi. Basta togliere la muffa che si è formata sulla superficie e mangiare la parte buona.
Anche la scadenza degli agrumi è piuttosto prolungata. Nel caso in cui però si notasse della muffa sulla buccia di un’arancia, occorre pelare il frutto e controllarne l’interno: sarà commestibile se la muffa non è penetrata nella pellicina esterna. Diversamente, quando la buccia si rompe toccandola con un dito, il frutto è da buttare.
L’aceto, invece, non ha praticamente scadenza e anche se alcuni tipi possono subire delle alterazioni di colore o torbidezza nel corso del tempo, non si pregiudica il sapore o la qualità. Anche il sale non scade mai.
Per quanto riguarda le uova fresche, la maggior parte di esse viene spruzzata con olio minerale, così da sigillarne il guscio poroso e preservarlo dai batteri. Si possono dunque conservare in frigorifero e consumare anche dopo 20 giorni dopo la data di confezionamento. Per capire se un uovo è fresco immergetelo in acqua e se galleggia, va buttato via.
I cibi in scatola come ceci, tonno in scatola, pelati e piselli durano molto più (anche un anno) oltre la data di scadenza. Ma solo se la confezione è integra. Le vaschette dei salumi sottovuoto proteggono gli affettati dall’ossigeno, impedendo così la formazione dei batteri. Per cui, se non aperti, i salumi pre-confezionati arrivano a durare dalle due alle tre settimane dal momento dell’acquisto, mentre dopo l’apertura vanno consumati entro tre-cinque giorni.
Anche le carote rimangono fresche e croccanti nel cassetto di frutta e verdura per due-tre settimane. Basta eliminare le cime verdi, che rubano le sostanze nutritive all’ortaggio.