Aikido: cos’è e perché sceglierlo
Chi ha detto che le arti marziali sono roba da maschi?!
Letteralmente Aikido sta per “la via della forza armonica” ed è una disciplina che attinge al repertorio delle arti marziali, simulando una serie di attacchi, provenienti da uno o più aggressori, mettendo in pratica una serie di tecniche di autodifesa, creata per accrescere e migliorare il benessere psicofisico.
Scegliere quest’arte, proveniente dal lontano oriente, comporta prima di tutto una serena accettazione delle proprie possibilità e dei propri limiti, una disciplina che va oltre la marzialità, elevandosi a filosofia di vita, allenando inoltre l’uomo a porsi in una relazione non distruttiva con il prossimo.
Il fine dell’Aikido non è la vittoria sull’altro, quest’arte non contempla l’idea di una lotta, il prefisso stesso della parola aikido, AI, sta per amore, amore per se stessi, in cui il contrasto tra i contendenti non è terreno di scontro, ma un reciproco strumento di conoscenza nell’ottica futura di una sintesi superiore.
Tutti i movimenti effettuati si basano sul principio della rotazione sferica, utilizzando un ritmo potente, ma che non può causare danni ai praticanti.
Le qualità che s’intende affinare sono un aumento della forza dinamica sia fisica che spirituale, tolleranza e disponibilità verso il prossimo, rappresentata già nell’esigenza di risolvere armoniosamente i conflitti, attraverso tecniche di autodifesa non lesive per l’avversario.
L’Aikido non prevede restrizioni di età o sesso, ciononostante questa disciplina viene in maggioranza vista come qualcosa da uomini e frequentata in prevalenza da questi ultimi.
La motivazione che dovrebbe al contrario spingere le donne a praticarlo dovrebbe essere in primis il concetto di autodifesa, puntando non sulla forza, che non è esattamente la virtù di ogni donna, ma sulla coordinazione del proprio corpo, neutralizzando l’attacco nemico.
Un’arte marziale che mette soprattutto alla prova la capacità di reazione, impedendoci di fuggire impreparate e piene di panico.
L’aikido permette una padronanza del proprio corpo, intesa anche come apertura di spirito e rispetto della vita.
Maggiore sarà la perfezione dell’esecuzione, maggiore sarà la coordinazione tra la mente che comanda l’azione e il corpo che la esegue, senza l’opposizione del pensiero cosciente.
Questo tipo di allenamento non può essere definito sport poiché i principi fondanti dell’aikido rifiutano il concetto di competizione, motivo per cui non vengono effettuate gare, tutto è incentrato soltanto sul rispetto e l’educazione, lontana dalla prevaricazione.
La filosofia che contraddistingue l’aikido non solo non è esclusiva degli uomini ma è vicina all’universo femminile, proiettato a una pacifica risoluzione dei problemi, rigettando la violenza a favore di un’accettazione gioiosa di sé stessi e del mondo che ci circonda, mettendo soprattutto le donne e gli uomini sullo stesso piano, sia sul tatami (il tappetino nel quale vengono eseguite le lotte) quanto nella vita.