Gatti e donne in gravidanza, no panic!
Il vademecum su cosa potete e cosa non dovete fare.
Quando si è incinta e si hanno gatti spesso si viene terrorizzate da amiche, parenti o, peggio, da ginecologi che fanno terrorismo psicologico nei confronti dei gatti. Lo spauracchio in questo caso è solo uno: la Toxoplasmosi.Tutto inizia con una scarsa conoscenza generale del ciclo vitale e delle modalità di trasmissione di questa malattia. Purtroppo anche gli stessi ginecologici non sono proprio informatissimi su come si trasmette la malattia e questo perché nel corso di laurea di Medicina le malattie parassitarie come la Toxoplasmosi non vengono studiate in maniera proprio approfondita.
La Toxoplamosi rimane comunque una zoonosi, è possibile prenderla dal gatto, ma solo se si verificano una serie di situazioni. Quindi prima di dare via il gatto perché qualcuno vi ha terrorizzato, fatevi spiegare davvero come funziona la Toxoplamosi.
Chi è il Toxoplasma gondii e come si trasmette?
Tutta colpa del Toxoplasma gondii, parassita endocellulare obbligato con gatti e felini come ospiti domestici e uomo, cane e coniglio (e in teoria animali a sangue caldo) come ospiti intermedi. Esistono tre forme in cui il Toxoplasma può manifestarsi: tachizoiti, forma mobile che si trova negli ospiti intermedi; bradizoiti, forma immobile che si trova negli ospiti intermedi; oocisti, quelle che si trovano nelle feci dei gatti.
Il ciclo della Toxoplasmosi è piuttosto vario perché ci sono due tipi di ciclo. Il ciclo intestinale è quello che troviamo solamente nel gatto che è l’ospite definitivo. Il gatto si infetta ingerendo carni degli ospiti intermedi contenenti il Toxoplasma. Le forme tissutali ingerite vanno nell’intestino, si riproducono e qui cominciano a produrre le oocisti che poi vengono emesse tramite le feci nell’ambiente. Queste oocisti diventano infettive solo quando rimangono per un determinato periodo di tempo al caldo e in ambiente molto umido, altrimenti non sono infettanti. Tutto questo ciclo può durare massimo 10-15 giorni, poi il gatto diventa immune a vita: quasi tutti i gatti che le ingeriscono eliminano oocisti solo in questo lasso di tempo, ma pochissimi gatti svilupperanno la malattia.
C’è poi il ciclo extraintestinale, quello degli ospiti intermedi come cani e uomo, ma anche gatto se capita che funga accidentalmente da ospite intermedio. Ingerendo oocisti o le forme tissutali, queste arrivano nell’intestino, liberano i tachizoiti e si formano le cisti piene di bradizoiti che possono incistarsi ovunque, anche a livello del sistema nervoso.
Le vie di trasmissione della Toxoplamosi sono queste:
- mangiare carne cruda o scarsamente cotta contenente il Toxoplasma
- mangiare salumi contenenti il Toxoplasma
- toccare carni crude contenenti il Toxoplasma
- mangiare verdura cruda contenente il Toxoplasma
- bere latte crudo di capra contenente il Toxoplasma
- toccare a mani nude le feci di un gatto che si trova nei 15 giorni della sua vita in cui è infetto e elimina le feci, feci che sono state tenute ad alto tasso di umidità e calore e poi mettersi le mani così sporche in bocca
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Falsi miti sulla Toxoplasmosi e i gatti (e non solo)
Guardare un gatto o camminare nella stessa stanza dove ha camminato un gatto o sedersi dove si è seduto un gatto non vi farà contrarre la Toxoplasmosi. Accarezzare un gatto non comporta la trasmissione della Toxoplasmosi: a parte la considerazione che se il gatto non è negli unici 15 giorni della sua vita in cui può eliminare le oocisti (poi diventa immune a vita), non potrete prendere la Toxoplasmosi, il pelo del gatto è secco, lì sopra non c’è l’umidità necessaria per far sviluppare la Toxoplasmosi.
Le feci del cane non c’entrano nulla con la Toxoplasmosi, solo gatti e felini hanno il ciclo intestinale. Nel cane, come nell’uomo, la Toxoplasmosi si incista nei tessuti, quindi a meno che non decidiate di cannibalizzare il vostro cane o una persona, da loro non potrete prendere questa malattia.
Potete andare a trovare la vostra amica che ha gatti, il Toxoplasma non vi attende al varco alla porta pronto a saltarvi addosso, non salta. E potete mettere piede anche dal veterinario.
Come capire se il gatto ha la Toxoplasmosi?
Spesso e volentieri la Toxoplasmosi nel gatto è asintomatica, al massimo vedete le feci un po’ molli per qualche giorno. Però a volte ci sono sintomi più gravi, capita soprattutto nei gattini piccoli: febbre, non mangiano, forte abbattimento, starnuti, tosse, dispnea, polmonite, vomito, diarrea, dolore addominale, ittero, aumento di volume di linfonodi e milza, cuore aritmico, zoppia, ascite, convulsioni, movimenti di maneggio, atassia, tremori, anisocoria, cecità, glaucoma, uveite, distacco della retina e morte.
Il vostro veterinario vi chiederà di fare una serie di esami del sangue per controllare quale sia la causa dei sintomi (non sono presenti tutti insieme). Il test anticorpale funziona come quello umano: presenza di IgM vuol dire che c’è infezione recenti in corso; presenza di IgG vuol dire che l’ha avuta in passato ed è immune; niente IgM e IgG vuol dire che non ce l’ha e non l’ha fatta
Come si cura?
L’antibiotico che si usa di solito è la Clindamicina, si usa per periodi prolungati, ma se ci sono i sintomi neurologici qui il danno potrebbe rimanere anche quando il parassita non c’è più. Poi si mette in atto una terapia di supporto. L’antibiotico verrà prescritto dal vostro veterinario dopo aver fatto diagnosi.
Come evitare che il gatto prenda la Toxoplasmosi?
Se avete un gatto che esce, è possibile che si infetti ingerendo prede crude o leccano le feci di altri gatti malati, quindi non potete fare molto. Potete però fare il test sul sangue per vedere se il gatto ha o meno la malattia.
Se il gatto sta in casa, l’unico modo in cui potrebbe prenderla è mangiare carne cruda: quindi evitate di dargliela.
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Cosa provoca la Toxoplasmosi nelle donne incinta?
Se una donna in gravidanza contrae la Toxoplasmosi, quello che può succedere è che il parassita oltrepassi la barriera placentare e vada a colpire il bambino causando malformazioni fetali, idrocefalo e aborto. Per questo motivo è importantissimo non mangiare carne e verdure crude in gravidanza.
Quindi cosa fare con il gatto?
Nulla di drastico come dare via il gatto o schizzare via terrorizzate ogni volta che incontrate un gatto. Fategli fare l’esame del sangue al veterinario per vedere in che fase sia. Poi semplicemente evitate di pulire voi la lettiera, ma fatelo fare al vostro compagno. Non lasciate le feci nella lettiera per più di una giornata. Non toccate le feci a mani nude e poi vi mettete le mani sporche in bocca. E se dovete per forza pulire voi la lettiera del gatto, usate i guanti. Gattare, volontarie del gattile, allevatrici di gatti e veterinarie lavorano tranquillamente con i gatti anche quando sono incinte, qualcosa vorrà pur dire, no?
Per tutto il resto, non mangiate carne e verdura cruda, niente salumi e non toccate la carne a mani nude.
Foto: By Hisashi from Japan – D02_0005Uploaded by Caspian blue, CC BY-SA 2.0, Link – Flickr