Le truffe di Natale più comuni: fate attenzione!
Diffidate sempre dalle offerte vantaggiose o da siti non certificati!
Che bello, è arrivato Natale, tutti sono più buoni… Beh, quasi tutti: non pensiate che il periodo di feste renda davvero tutti così, perché c’è sempre chi è pronto ad approfittarsi di noi. Ebbene sì, le truffe non si fermano nemmeno nel periodo di Natale. Ci sono degli inganni che si ripetono ogni anno: ma nonostante le truffe siano sempre le stesse, c’è sempre qualcuno che ci casca. Ma come possono truffarci a Natale?
Mail che rubano i dati
Se vi arrivano delle mail in cui si parla di una spedizione con Poste Italiane, SDA o altri vettori, scritte in un italiano poco corretto e nel quale vi si invita a cliccare su un link per evitare di dover pagare una multa derivante dal fatto che non avete ritirato un pacco, chiudete subito tutto. E’ una truffa e vi possono rubare dati sensibili: oltre a non aprire il link e a fare una telefonata o una visita alle Poste, contattate la polizia postale.
Pacchi vuoti
Evviva, avete comprato online i vostri regali di Natale, ma non avete comprato da siti certi e sicuri, facendovi tentare da sconti allucinanti su siti di dubbia provenienza. Non stupitevi se a casa vi arriveranno scatole vuote o piene di sassi. Meglio fare shopping da siti sicuri, che prevedano pagamenti sicuri e tracciati, come PayPal, ad esempio. Mai e poi mai acquistate con ricariche su PostePay o similari!
Truffe su Whatsapp
Ecco il terreno fertile per le truffe: gli sconti eccezionali su Whatsapp. Ne abbiamo viste di tutti i colori e pare che sotto Natale si moltiplicano. In pratica vi arrivano, come catene di Sant’Antonio, messaggi che promettono di regalarvi bonus di 100 o anche 200 euro in noti negozi low cost, semplicemente cliccando su un link e compilando un questionario. In realtà, potrebbero rubarvi i dati del vostro telefono o abbonarvi a servizi a pagamento su abbonamento. I brand low cost non comunicano sconti via Whatsapp, mai!
Porta a porta per beneficenza
Hanno suonato alla porta e si sono presentati dei signori ben vestiti che raccolgono fondi per questa o quella associazione. Bene, augurate loro buon Natale, ma non sganciate un euro. Anzi, telefonate all’associazione e chiedete numi, perché nessuno manda persone a chiedere soldi a casa. E poi chiamate i carabinieri!