Morso di vipera nel cane, i sintomi e cosa fare
Cosa fare e cosa non fare se il nostro cane viene morso da una vipera.
Con l’arrivo della primavera, quando si va in campagna o in montagna bisogna far attenzione anche alle vipere. E’ possibile, infatti, che una vipera infastidita morda il nostro cane andato in esplorazione: è bene sapere cosa fare e cosa non fare in questa evenienza. In Italia solo la vipera è velenosa: se il cane viene morso da una biscia, un orbettino o un biacco non succede nulla, se non una normale infezione da morso. C’è anche da dire che se riuscite ad agire correttamente per tempo, il morso da vipera del cane non è sempre mortale.
Principali caratteristiche delle vipere
La vipera fa parte della famiglia Viperidae: in Italia si trova in tutte le regioni, tranne che in Sardegna. Tendono a vivere in prati, sotto le pietraie e anche pascoli, devono essere freschi, ma esposti al sole. Le vipere di solito sono lunghe 60 centimetri, anche se alcuni esemplari possono raggiungere i 95 centimetri. La testa è ben distinta dal collo, il muso è triangolare con la punta rivolta all’insù e gli occhi hanno la pupilla verticale (le bisce hanno la testa più arrotondata e la pupilla è rotonda). Anche la coda è ben staccata dal corpo.
Le vipere sono rettili ovovivipari, quindi vuol dire che le uova si schiudono all’interno del corpo della madre: dalle uova nascono piccole vipere già perfettamente formate. Anche le piccole vipere neonate sono dotate di denti del veleno e veleno già attivo.
Le vipere sono rettili, quindi animali a sangue freddo. Questo vuol dire che sono attive quando le temperature sono calde, sui 25 gradi. Quando fa freddo si nascondono fino ad entrare in letargo. In teoria le vipere non sono così aggressive come le si dipinge, attacca solo se viene disturbata e non può scappare. Infatti quando viene disturbata, il primo impulso della vipera è scappare. Ma mettiamo che venga calpestata o che il cane ci metta il muso sopra per errore ed ecco che messa alle strette attacca.
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Cosa contiene il veleno della vipera?
Le vipere inoculano il loro veleno usando i denti del veleno. Il veleno delle vipere contiene diverse sostanze, fra cui anche neurotossine, enzimi e sostanze organiche di origine non proteica.
Il veleno delle vipere è spesso fatale per le prede piccole come i topi, le lucertole o gli uccellini di cui si nutrono, mentre per l’uomo è raramente mortale, anche se ha sintomi ed effetti anche gravi. Anche nel cane non è sempre mortale, ma può provocare comunque lesioni locali e sintomi sistemici gravi.
Il veleno delle vipere è denso, non ha odore e ha un leggero colore ambrato. La sua particolarità è che varia la sua composizione a seconda della fase della vita del serpente. L’enzima più dannoso all’inizio è quello chiamato ialuronidasi: indebolisce la struttura del collagene, permettendo così al veleno di diffondersi più velocemente. Altri enzimi dannosi sono la chininogenasi che provoca vasodilatazione e provoca infiammazione del tessuto e le proteasi, enzimi che hanno azione necrotizzante e impediscono la coagulazione del sangue.
Sintomi del morso da vipera nei cani
Tipicamente i cani vengono morsi sul muso e sulle zampe. Il morso di vipera è formato da due piccoli buchetti: intorno al morso la pelle diventa gonfia, edematosa, emorragica e dolorante. Non tutti i cani morsi dalle vipere muoiono, dipende anche dalla zona colpita, da quanto grande è il cane e da quanto veleno è stato inoculato. Un Rottweiler di 50 chili morso da una vipera piccola e sulle zampe avrà meno probabilità di morire di un Chihuahua morso da una vipera adulta e grande al muso.
I sintomi del morso da vipera nel cane sono:
- gonfiore nella parte morsa che appare edematosa e emorragica, di colore rosso e blu
- se il cane viene colpito alla gola, si ha edema della glottide con sintomi da soffocamento
- dolore sulla parte morsa, il cane la lecca di continuo
- abbattimento
- debolezza
- ipotensione: mucose pallide
- ipotermia
- vomito
- diarrea
- dolori addominali
- difficoltà di deambulazione
- shock anche grave con respirazione superficiale e tachicardia
- tremori
- sintomi neurologici
- sintomi da danno epatico
- sintomi da danno renale
- gravi deficit della coagulazione: petecchie, ecchimosi, emorragie
- morte per insufficienza renale ed epatica
Le vipere tendono ad essere più pericolose in primavera, qui le ghiandole velenifere sono ancora belle piene e cariche. Il morso è di solito meno grave a luglio e agosto. Anche se abbiamo detto che non sempre il morso di vipera nel cane è mortale, la prognosi rimane riservata per almeno 72 ore: questo a causa dei possibili danni epatici o renali. Inutile chiedere continuamente al veterinario se il cane si salva o meno, il significato di prognosi riservata è che per quelle tot ore nessuno al mondo può dirvi se il cane si salverà o meno, ci vorrebbe la sfera di cristallo.
Cosa fare in caso di morso di vipera nel cane?
Prima di tutto contattare il veterinario o il Pronto Soccorso Veterinario più vicino. Quando si va in zone a rischio, anche solo per una breve scampagnata, sarebbe una buona idea prendere numeri di telefono dei veterinari più vicini prima di partire, in modo che in situazioni d’emergenza non si vada in panico perché non si sa chi contattare. Il morso va disinfettato con acqua ossigenata, mai con alcol perché interagisce con il veleno creando sostanze ancora più tossiche e la parte, se possibile, va bendata per cercare di rallentare l’assorbimento del veleno. Potete applicare acqua fredda o ghiaccio sulla parte colpita per cercare di dare immediato sollievo dal dolore.
Cercate di tenere il cane calmo, fermo e immobile. Rimanete calmi e lucidi, se vi agitate peggiorate la situazione e non aiutate nessuno, mettereste ancora di più in agitazione il cane.
Cosa NON fare in caso di morso di vipera nel cane?
Non fate mai queste cose se il cane viene morso da una vipera:
- non disinfettate con alcol
- non incidete il morso, velocizzate l’assorbimento del veleno oltre a provocare dolore al cane e farlo agitare di più
- non cercate di succhiare via il veleno come fanno nei film. Nei film non vi dicono che in questo modo assorbite anche voi il veleno grazie ai microtaglietti che tutti abbiamo sulle labbra
- non mettete un laccio emostatico: se non lo mettete bene e se lo lasciate per più di 10-15 minuti, mandate in necrosi la zampa
- non telefonate al veterinario chiedendogli di venire da voi: il cane va portato dal veterinario. Il veterinario sul campo non può fare nulla e avrete fatto perdere tempo prezioso al cane perché tanto il veterinario deve poi portare il cane in clinica. Quindi risparmiate un viaggio e portate direttamente il cane dal veterinario
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Cosa farà il veterinario?
Il veterinario, opportunamente preavvisato dell’arrivo di un cane morso da una vipera, dopo aver visitato il cane provvederà a fare tutta la terapia sintomatica e di sostegno di base: si cercherà di tranquillizzare il cane, verrà fatta una terapia fluida per via endovenosa per risolvere lo stato di shock e sostenere la funzione renale, si utilizzeranno antibiotici per parare infezioni batteriche che potrebbero approfittare della situazione per scatenarsi, si useranno farmaci antidolorifici e antinfiammatori sia per parare lo shock che il dolore.
Il veterinario dovrà tenere strettamente monitorato il cane, quindi molto spesso è richiesta un’ospedalizzazione soprattutto nelle prime 72 ore. Questo perché dovrà controllare la presenza di emorragie, dovrà tenere sotto controllo la respirazione e in caso grave eventualmente si dovrà effettuare anche una tracheotomia per mantenere pervie le vie aeree. Anche qui non perdete tempo a chiedere al veterinario se potete fare tutto a casa: a meno che non sappiate mettere cannule per via endovenosa, non sappiate fare tracheotomie d’urgenza e non abbiate macchinari per controllare la funzionalità epatica o renale, a casa in caso di morsi e sintomi gravi non potrete fare niente.
Parlando del siero antiofidico, non si fa in prima battuta perché la maggior parte delle volte provoca shock anafilattico e probabile morte. Questo è dunque il motivo per cui il veterinario non lo fa subito. Lo si fa solo in caso la terapia di sostegno non dovesse funzionare, anche se in questo caso se ne inoculano prima piccole quantità intorno alla ferita per vedere la reazione: se già con queste piccole dosi si nota una reazione allergica, allora vuol dire che iniettarne di più al cane significherebbe fargli sviluppare uno shock anafilattico anche fatale.
Foto: By Felix Reimann – Own work, CC BY-SA 3.0, Link