Il mio cavallo è caduto ma non importa, lavora ugualmente..

New York ha tantissime tradizioni, tra queste le carrozze a cavallo, una delle maggiori attrazioni della Grande Mela. Gli animali spesso lavorano in condizioni spiacevoli, ed è proprio questo che ha sollevato non poche polemiche dopo il fattaccio.

Non escludiamo infatti che a breve questo servizio venga interrotto. Quello che è accaduto al cavallo Max, qualche giorno fa, non ha lasciato per niente indifferenti… Il povero animale trainava una carrozza, all’improvviso è collassato cadendo a terra per lo sfinimento.

Hanno cercato di aiutare ma non parliamo di un gattino che lo prendi in braccio e lo soccorri. Il poverino non reagiva a niente, respirava solo con affanno e sembrava lasciare questa terra da un momento all’altro..

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I turisti che hanno assistito alla scena non hanno esitato a scattare le foto al povero Max rimasto inerme sull’asfalto. Da qui le immagini sono arrivate ovunque.

Gli appartenenti al gruppo “NYCLASS” provano ormai, da troppo tempo, a far dichiarare la pratica illegale e cercano di attirare l’attenzione della comunità su questo problema, ma soprattutto sulle sofferenze di questi poveri cavalli. John Collins, portavoce del gruppo ha detto: “I cavalli non perdono mai i sensi, se succede c’è sicuramente un motivo. Bisognerebbe investigare sulla condizione fisica degli equini e permettere che la visita sia condotta da un veterinario esperto e non corrotto!”.

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Alla guida della tristemente famosa carrozza c’era Chris Amanus, che ha dichiarato: Avevo cambiato di recente le staffe a Max, forse questo ha causato la caduta, infatti dopo aver riposato alcuni minuti si è rialzato senza problemi né ferite”. Chris è un uomo con venti anni di carriera alle spalle e sa benissimo che non si tratta di un episodio comune!

Non sono state sicuro le staffe a far cadere Max, la sofferenza estrema arrecata ad una bestia indifesa per il puro piacere dei turisti, questo è stato! Su questo ci uniamo alla petizione fatta dalla NYCLASS e speriamo che, almeno questa volta, le nostre voci non rimangano inascoltate!