Cos’è IUGR e cosa comporta nella gravidanza?
Il ritardo di crescita fetale (IUGR) è purtroppo una complicazione che può insorgere durante la gravidanza e si verifica quando il feto non si è sviluppato a sufficienza per il periodo gestazionale in cui si trova. Viene definito “ritardo di crescita” quando il peso fetale è inferiore al 10° percentile, quindi la crescita del feto nell’utero è rallentata secondo ai valori considerati nella norma. Ma non preoccupatevi mamme! Non si tratta sempre di una patologia, per esempio anche i feti nati da genitori di bassa statura possono non raggiungere il 10° percentile! Attraverso tecnologici sistemi di diagnosi prenatale è possibile distinguere feti normalmente piccoli da quelli in cui si riscontra un vero e proprio rallentamento della crescita.
Le cause di questa anomalia possono essere tantissime, in circa la metà dei casi non si individua un motivo ben specifico. I fattori che determinano questo ritardo possono essere dovuti sia alla madre ce a particolari condizioni del feto.
Cause materne:
- alcool, fumo, farmaci e droghe;
- anemia grave;
- malnutrizione;
- malattie cardiache e renali;
- diabete pregravidico;
- morbo celiaco;
- malformazioni uterine;
- placenta previa;
- ipertensione;
- infezioni (citomegalovirus, toxoplasmosi);
- alterazioni cromosomiche;
- gravidanze multiple
La diagnosi è possibile solo attraverso l’ecografia, anche se il ginecologo, tramite la palpazione dell’addome e misurando in modo approssimativo l’utero, può farsi un’idea. Nei casi incerti viene appunto richiesta la conferma ecografica. Per diagnosticare il ritardo è fondamentale stabilire la datazione precisa della gravidanza, un ritardo di crescita precoce (cause genetiche o cromosomiche) è simmetrico, mentre un ritardo di crescita tardivo (cause placentari) risulta asimmetrico. In entrambi i casi è opportuno monitorare la gravidanza perché comunque si tratta di situazioni a rischio.
In genere i feti affetti da ritardo di crescita vengono fatti nascere prima della data presunta del parto solo se l’ambiente intrauterino non fornisce l’ossigeno e non nutre a sufficienza il piccolino. La scelta di far partorire dipenderà da alcuni fattori: periodo gestazionale, gravità del ritardo di crescita, condizioni di salute della mamma…
Non preoccupatevi amiche mammine non si tratta di una patologia, con la giusta prevenzione si può evitare di incorrere in rischi per la vostra salute ma soprattutto per la salute del piccolo!
Commentate e condividete, fate conoscere la IUGR a tutte le vostre amiche!!!