Innsbruck #2

Ad un mese dal mio trasferimento ad Innsbruck sono sempre più convinta della scelta fatta, comincio ad ambientarmi e non escludo di rimanerci a lungo...

Kaleidoscope premiere al Weekender
Kaleidoscope premiere al Weekender

Un mese o poco più, anzi due… ho già perso il conto dal giorno in cui ho deciso di trasferirmi ad Innsbruck. Rileggendo il primo post relativo a questa decisione devo dire di non aver nemmeno lontanamente cominciato a spuntare la lista delle cose da fare. Forse oggi sono un pò negativa perchè in realtà ho fatto un sacco di cose, magari dovrei darmi una pedata ogni tanto… ma dopo tutto penso sia una sensazione comune a chiunque. Chiunque abbia il vizio di accettare più lavori di quanti ne possa gestire a volte. Ad agosto il primo “reset”, a novembre sarà il caso di fare il secondo! Chiaramente si tratta di prendere piccole decisioni ed imparare ad organizzarsi in modo più ordinato. Il lavoro di freelancer ha un sacco di aspetti meravigliosi, ed altrettanti da dimenticare (tipo l’Inps tra qualche giorno). Una cosa fondamentale (per me) è essere rigida sul planning, nonostante questo non riesco a seguirlo come vorrei, perdo tempo, vago sul web, sfoglio decine di magazine. Devo dire che Innsbruck mi mantiene in un mood positivo nonostante alcune cose vadano storto (tipo clienti insolventi). Il mese di ottobre è stato una sorta di tour tra le varie premiere con annessi party, da questa settimana invece comincia il tour salutistico (tsè… vediamo quanto dura).

Se magari cominciasse a nevicare sarei ancora più contenta, il meteo continua ad assomigliare a quello di maggio. Per prepararmi alla stagione ho comprato lo stagionale Snowcard Tirol. Da non credere! Con 626€ hai un pass per tutto il Tirolo, oltre 82 resort da ottobre a maggio (quindi anche tutti i ghiacciai). Nel Bel Paese con la stessa cifra prendi uno stagionale per 10 località. Perchè da noi è impossibile avere un accordo simile? Mah… evitiamo di cadere nei soliti discorsi sulla mediocrità e la burocrazia del nostro paese. Intanto oggi è un giorno di cambiamento (ieri più che altro) in Italia!

360° Bar
360° Bar

Ora speriamo nel meno peggio! Tornando ad Innsbruck, il periodo di acclimatamento è ancora in corso chiaramente. Oltre ai locali e le feste devo ammettere di aver girato poco, giusto qualche ristorante etnico come l’indiano Madhuban (che consiglio). Mi hanno portato al 360° Bar da cui si vede tutta la città dall’alto, ad orario aperitivo è un pò pettinato ma la location è suggestiva. Poi sono finita al Cinema Leokino dove fanno delle rassegne molto interessanti in lingua originale visto che il mio tedesco non è ancora un gran che… poi ho trovato la piazza di cui parlerò qui sotto!

Landhausplatz la piazza skateabile

Non appena arrivata in Tirolo ho sentito parlare di questa piazza skateabile da parte del Verona in chat, non sapevo cosa rispondere perchè non sapevo dove si trovasse. Il giorno dopo prendo la mia bici scassata e svoltando l’angolo, a 7 minuti da casa mia, finisco a Landhausplatz e mi rendo conto di averla trovata. Più in centro città di così era impossibile!

10 Tricks with Marcel Massani – Landhausplatz Innsbruck Skateboarding from StefanHuberFilms


La Landhausplatz è una piazza disegnata recentemente da LAAC Architekten + Stiefel Kramer Architecture nel cuore della cittadina Tirolese. Uno skate spot da sogno, non si tratta di uno skatepark. Il concept alla base di questo progetto era un “palcoscenico per un mix di nuove attività urbane”. Il risultato è stata una pavimentazione scultorea che continua ad attirare l’attenzione degli skater a livello internazionale. Il design di questa piazza ha dimostrato di poter unire la fruizione pubblica di uno spazio permettendo di farne un utilizzo meno canonico. Un pò diverso da quello che succede nel 99% dei casi negli spazi pubblici. Altrettanto alta è la percentuale della collocazione meno centrale degli skatepark, spesso piazzati nell’ultimo lotto di terreno libero nel piano regolatore di un comune.

Foto di cargocollective.com
Foto di cargocollective.com

Non saprei che altro raccontare… magari me lo tengo per il prossimo post!