I vantaggi dell’allattamento prolungato per mamma e bambino
“Sarà un mammone“, “Non si staccherà mai da te“, “Non sarà mai indipendente“…Queste sono le noiosissime frasi che vengono rifilate alle mamma che non smettono di allattare entro i canonici sei mesi. I pediatri consigliano di iniziare lo svezzamento a 4, massimo 6 mesi, perché si sa, prima si stacca dalla mamma e meglio è. Ma tutte sappiamo che non c’è niente di negativo, l’allattamento deve durare quanto mamma e bambino lo desiderano, anche fino a due anni e oltre, lo dice anche l’OMS!
A ribadire il concetto, per l’ennesima volta, ci pensa il primario di ginecologia e ostetricia del Cimino, affermando che i benefici dell’allattamento prolungato si estendono alla famiglia, ai rapporti sociali del piccolo e al suo benessere cognitivo, oltre a non interferire in modo negativo sulla sua autonomia e sul suo benessere psicologico. Ma non è tutto… i vantaggi, in termine di salute, sono anche per le mamme: l’allattamento prolungato protegge dal rischio di insorgenza di cancro alle ovaie e al seno. Non si tratta di una novità, i fatti sono già stati resi noti da svariate ricerche scientifiche, ma questa ulteriore testimonianza di un medico dà un altro segnale dei tempi che devono cambiare.
La persone dovrebbero iniziare a perdere quel velo di imbarazzo e di inutile perbenismo quando vedono una mamma allattare un bambino abbastanza grandicello, dopo l’anno basta seno, basta latte materno e via di pane e prosciutto! Ma anche no… se avete il latte nutrite il vostro piccolo finché ne avete voglia, l’atto della suzione è un momento unico tra madre e figlio, si scambiano sguardi e amore, dura per poco godetevi ogni istante!
Condividete, supportate tutte le mamme e dite loro di fregarsene dei giudizi altrui!