Islanda: bufere di vento e neve
La missione continua anche se Reykjavik è stata investita dal maltempo, ma non quello a cui sono abituata in Trentino...
Un piccolo spazzaneve
Dopo i primi giorni di shooting baciati dalla fortuna, per vari aspetti, è cominciato il maltempo in Islanda. Diciamo che non manca nulla all’appello: pioggia, neve, bufera di vento e ancora neve. Nei primi due casi sono riuscita a lavorare comunque grazie ad un raffinato sistema d’isolamento chiamato borsa-di-plastica-salvami-tu che ha permesso alla mia Nikon di sopravvivere. In questi casi si cerca di ottimizzare in qualche modo. Una volta sveglia alle 11:00 di mattina, con questa penombra che avvolge l’isola, devi uscire se non vuoi cominciare a svuotare il frigo o entrare in letargo. Saliamo sul fuoristrada e Basa è stata eletta driver, tra un freno a mano e qualche 360 in parcheggio, guida per ore alla ricerca di qualche spot. Non avendo una guida locale la ricerca può richiedere parecchio tempo. Alcune location ci sono state suggerite ma la sfortuna ci ha un po’ perseguitato.
Fuori da qui, ora!
Lo spot da cui ci hanno cacciati
Come dicevo abbiamo ricevuto qualche suggerimento per un paio di spot, ma questo non significa che siano una garanzia di successo. Dopo un’ora d’auto raggiungiamo Hveragerði, abbiamo solo una foto che ci suggerisce di cercare una piscina. Dopo una mezz’ora troviamo questo rail all’entrata di un complesso sportivo. Cominciamo a spalare e dopo 15 minuti esce un omone e ci invita ad andarcene perchè “non è possibile saltare il sabato e domenica, ma solo nei giorni infrasettimanali“. Sinceramente scoppio a ridere perché non ho mai sentito nessuno dare una spiegazione simile, pare che la gente di questo paese sia la più cortese in circolazione. Fatto sta che torniamo il lunedì ma ad aspettarci la brutta notizia, il proprietario della piscina ha cambiato idea, non si può più fare perchè i ragazzi che hanno filmato prima di noi sul rail lo hanno un po’ danneggiato quindi “fuori di qui“. Dopo qualche imprecazione nel parcheggio si decide di tornare in città per provare a lavorare su un kink visto i giorni precedenti. Pale in mano visto che il Bungee è stato bocciato per mancanza di baldi giovani che lo tirino. Come già detto la luce diurna cala alle 17:00 quindi non ci vuole molto a sforare con i tempi, non concludiamo nulla e decidiamo di tornare il giorno successivo. Nel frattempo è arrivata Urska Pribosic direttamente da Davos dove si è concluso l’O’Neill Evolution, l’evento a cui sarei andata se non fossi stata qui. Quest’anno la località Svizzera è stata colpita da nevicate di dimensioni sproporzionate, come in varie zone dell’Austria dove i resort sono momentaneamente chiusi a causa della quantità di neve associate alle alte temperature.
C’era per caso vento?
Tornando all’Islanda oltre alla neve abbiamo trovato un sacco di vento! Già dalla nottata ho avuto l’impressione che la casa potesse venire scoperchiata da un momento all’altro. Anche se l’evidenza non mente abbiamo deciso di provare a shootare comunque. L’idea è stata bocciata a breve come puoi intuire guardando la mini clip che ho filmato.
Se volessi farti un’idea sull’Islanda…