I bambini di oggi hanno solo bisogno di essere felici! Vivete il presente, insieme a loro!
I bambini del XXI secolo hanno purtroppo genitori che lavorano molto, tante ore al giorno, forse per pagare la casa, le macchine, i giorni di vacanza, contati, che si prendono ogni anno. Ma scommettiamo che per tutti i bambini non farebbe differenza avere una casa più piccola o un’automobile modesta se solo potessero passare più tempo insieme ai genitori.
Non con i genitori di oggi, stanchi, stressati, preoccupati, sempre di corsa, ma con quelli di prima più attenti, disponibili e affettuosi… Molte volte i bambini non sanno esprimere questa mancanza, nessuno gli ha spiegato che c’è una connessione tra il mondo delle emozioni e le parole, per questo si sentono molto insicuri.
I bambini di oggi raramente giocano, si divertono e passano bei momenti. Se arriva poi un fratellino o una sorellina più piccola le insicurezze aumentano: i genitori li considerano abbastanza grandi per avere delle responsabilità, questo li intimorisce e i bimbi non sanno affatto come dirlo a mamma e papà. La loro settimana è colma tra scuola e altre attività, la domanda circa cosa vuole o non vuole fare è riservata al week end in cui, ovviamente, i genitori lavorano.
Sono infatti i fine settimana con i nonni, che provano a compensare le mancanze familiari. Capita a questi piccoli di ripensare ai momenti vissuti con i genitori, quegli attimi spensierati, di complicità, e ripensandoci si addormentano contenti, con il sorriso stampato sulla faccia. Quelli di oggi sono bambini tristi, consapevoli di esserlo, manca quell’ilarità, la gioia di un tempo che li rendeva immensamente felici.
Una felicità che i genitori dei nostri tempi hanno sacrificato, per un futuro incerto, che nessuno sa se arriverà. Ne vale davvero la pena? Non è troppo alto il prezzo da pagare? Un consiglio… viviamoci la quotidianità, il qui e ora, ogni momento della vita ha un suo valore, non si torna indietro, stiamo con i nostri figli, giochiamo con loro, non abbandoniamoli, non rendiamoli bambini tristi. In fondo basta così poco…
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