Valentina aveva paura che fosse malato, forse per questo ha lanciato suo figlio
Ebbene si, Valentina, la donna di 34 anni torinese, accusata dell’omicidio del suo bambino ha ammesso le sue paure. Secondo le dichiarazioni, il suo gesto potrebbe essere stato spinto dalla paura che quel bambino fosse come la sua prima figlia di 4 anni, nata con un disturbo degenerativo che con il tempo, può portare alla paralisi. Questa sarebbe la “presunta” ragione per cui la donna ha nascosto la gravidanza a tutta la famiglia e ha poi partorito il suo bambino di nascosto, nel bagno.
Se ne sarebbe poi sbarazzata lanciandolo dal balcone e comportandosi come se nulla fosse. Ha giustificato nei mesi le sue “forme” con l’aumento di peso e il sangue che il marito ha trovato in casa, con un ciclo abbondante ed emorragico. E avrebbe agito all’insaputa di tutti, anche del suo compagno.
E’ stata ricoverata all’ospedale ginecologico Santa’Anna, dove è stata curata e dove è stata data la conferma di un parto appena avvenuto e poi è stata portata al carcere alle Vallette.
L’altro ieri è stata eseguita l’autopsia su quel piccolo corpicino che ha confermato che le lesioni riportate sono compatibili con il lancio dal balcone. Il sindaco è intervenuto chiedendo a tutti gli italiani di calmarsi. Il profilo della donna è stato riempito di insulti e minacce: mostro, abominio, ti auguro il peggio, l’inferno e tante tante che come immaginerete, non possiamo riportare! Con il suo appello, il sindaco di Torino invita ad abbassare i toni.
Che dire, io sono senza parole, un altro caso che andrà avanti per anni e anni. Un sola parola, l’ERGASTOLO!