Si al co-sleeping! Ecco spiegati i motivi!
La prima cosa da fare? Sgomberare il campo dai pregiudizi perché, l’argomento del co-sleeping, oltre che scientifico e pediatrico, è soprattutto un tema culturale. Partiamo dalle culture del mondo: per il 95% l’accudimento dei bambini è di tipo fisico, la vicinanza del corpo tra genitore e figlio è considerata una vera risorsa. Il co-sleeping, ultimamente, è una delle abitudini più discussa. Ci sono due scuole di pensiero, i favorevoli e i contrari. Chi avrà ragione secondo voi?
I benefici del co-sleeping
Uno studio americano ha evidenziato che non c’è nessuna differenza comportamentale tra bambini che dormono da soli e quelli che dormono con i genitori nel lettone. Il co-sleeping: favorisce l’allattamento al seno e migliora il rapporto genitore-figlio. La psicologa infantile, M. Sunderland, scrive: “I bambini che dormono con i genitori saranno adulti calmi ed equilibrati; al contrario, il pianto continuo di un bambino che dorme da solo aumenterà il rischio di crescere un futuro adulto stressato”.
Altri importanti studi dimostrano che i bambini che dormono nel lettone, saranno indipendenti e sicuri di sé, contro ogni aspettativa. Tante di voi si staranno chiedendo: “Che cosa comporta il co-sleeping per l’intimità di coppia?”. Vi rispondiamo che non è affatto un problema, potete vivere l’ intimità con il vostro partner, in altri spazi, in altri momenti. Il consiglio per essere ottimi genitori è non fare quello che ci dicono di fare!
Ecco alcune indicazione per chi sceglie di attuare il co-sleeping:
astenersi dal fumare;
controllare il proprio peso (evitare se si è obesi o in sovrappeso);
temperatura fresca nella stanza;
no a coperte ingombranti.
Un’alternativa al co-sleeping, può essere il side-bed, ovvero una culla speciale che si affianca al letto dei genitori.
Paradossalmente, più date la possibilità al vostro bambino di starvi vicino, più sarà capace, in seguito, di stare solo. E voi siete favorevoli o contrarie al co-sleeping? Diteci la vostra opinione!