Viaggio alle Egadi: trekking tra mare e cielo a Marettimo
Una piccola isola di pescatori da esplorare a piedi dalla riva del mare fino alla punta di Pizzo Falcone
Marettimo corrisponde esattamente alla mia idea di isola: piccola, lontana dalla costa, abitata da un migliaio di anime, per lo più pescatori.
Il centro abitato è molto piccolo e raccolto attorno al porto, sulla costa orientale dell’isola. Per il resto l’isola è completamente disabitata…dagli umani, me popolata da mufloni, cervi, conigli selvatici, aquile, falchi pellegrini, corvi e barbagianni.
Quando siamo arrivati a Marettimo – quattro case bianche e un’edicola dove i giornali arrivano solo se il mare è di buon umore – mio marito mi ha dato una guardata della serie “tu e le tue vacanze alternative”. Tre giorni dopo non voleva andarsene.
Cosa fare a Marettimo
A Marettimo ci sono il mare e la montagna. Il mare è splendido, fondo roccioso, acqua pulita. Non ci sono spiaggie larghe, tanto meno stabilimenti: con l’asciugamano sotto braccio, scendi in una delle calette che vedi dalla strada sterrata lungo la costa fuori dal paese, e passando saluti qualche abitante dell’isola…
A Marettimo, la calca che puoi trovare in spiaggia è di tre o quatto persone ma se ti piace la solitudine ti basta proseguire e scovare un accesso al mare dove non ci sia nessuno.
Un altro modo per godere il mare, ma anche ammirare l’isola da tutte le angolazioni e scoprire le sue numerose grotte, è fare il giro in barca. Basta andare al porto, ne partono numerosi ogni giorni, noi lo abbiamo fatto con il proprietario del B&B dove alloggiavamo, La Rosa Dei Venti.
Con il giro in barca si circumnaviga l’isola e si arriva in punti che a piedi non sono accessibili. Ci si addentra nelle grotte – grotta del Cammello, delle Sirene, della Bombarda, del Presepio, del Tuono, solo per nominarne alcune.
Marettimo vista dal mare è uno spettacolo meraviglioso: Monte Falcone, 684 metri di quota, si staglia verde contro il cielo, Punta Troia col suo castello ti sorprende appena passato un alto promontorio.
Ah, se non soffrissi la barca e non avessi fatto tutta la gita stordita dalla Xamamina!!!
Non ho avuto bisogno di farmaci per fare il trekking sull’isola. Come dicevo, Marettimo è mare e montagna, e la montagna è dolomitica: verde, alta, con la punta rocciosa. Non siamo una coppia a cui piace vincere facile, abbiamo scelto il sentiero più impervio e faticoso, ma che ci faceva arrivare più in alto, fino a Pizzo Falcone. Da lì hai la vista su tutto l’arcipelago delle Egadi, e senti tutta la forza della natura che soffia su di te e sembra volerti dire: “Ok, sei arrivato in cima. Adesso scendi!!”
Dove dormire a Marettimo
In B&B. Ce ne sono moltissimi, tutti carini, tutti accoglienti e a gestione familiare. Io ho scelto La Rosa dei Venti per una bella recensione letta su Turisti per caso, ma su Bed & Breakfast c’è l’imbarazzo della scelta. Si può anche optare per non prenotare e scegliere sul posto, a meno che non si vada ad agosto.
Dove mangiare a Marettimo
A Marettimo si mangia bene dappertutto, noi abbiamo scelto di andare al Pirata e al Carrubo. Quest’ultimo mi è piaciuto davvero moltissimo, si raggiunge con un po’ di fatica attraversando il paese e salendo un po’. Ha una bellissima terrazza vista mare, e alle spalle il fresco di una vegetazione folta. Cosa mangiare? Pesce, pesce e ancora pesce. È buonissimo e naturalmente fresco, i piatti sono quelli tipici della tradizione siciliana. Un paio consiglio su tutti: provate il cous cous e poi, dato che siete in provincia di Trapani, il pesto alla trapanese.
Se eravate ancora lì a pensare cosa fare quest’estate, non vi ho appena dato un’ottima idea? :)