Viaggio in Sudafrica: cosa mettere in valigia
Preparare un bagaglio minimal, che contenga solo l'essenziale: mission impossible?
Mentre voi leggete questo articolo io mi trovo nell’emisfero australe, in Sudafrica. A seconda di che ore sono in questo momento, potrei essere a bordo di un aereo della South African Airlines che da Cape Town mi porta a Johannesburg, oppure di una jeep che da Johannesburg mi porta al Kruger National Park. Su qualsiasi mezzo di trasporto mi trovi, una cosa è certa: sono sotto effetto di Xamamina, perché il mio stomaco non ama viaggiare quanto me e l’unico mezzo di trasporto che tollera è la bicicletta. Ohimè.
Mentre scrivo invece, cioè adesso, sono seduta alla scrivania nel mio studio e scarabocchio liste su qualsiasi pezzo di carta a portata di mano: la lista degli indumenti indispensabili, la lista degli accessori per la macchina fotografica, la lista dei medicinali, la lista dei prodotti per l’igiene… solo la carta su cui ho scritto queste liste basterebbe a riempire una valigia. Facciamo un po’ d’ordine!
Sudafrica: che bagaglio mi porto?
Partiamo da un presupposto: ho speso una cifra scellerata (per gli standard dei miei acquisti in questa categoria merceologica) per comprare un bellissimo borsone-trolley della Kipling le cui dimensioni corrispondono a quelle massime consentite per il bagaglio a mano. Ergo: devo ficcare tutta la mia roba là dentro per giustificare l’investimento, a costo di liofilizzare i miei vestiti e portarmeli in polvere.
Il mio bagaglio consisterà in:
– Numero 1 borsone-trolley della Kipling, di cui sopra, scelto non a caso di un colore che fa pendant con la savana
– Numero 1 zaino per macchina fotografica, molto ingombrante e poco capiente: è la caratteristica delle borse da fotografo, sono così piene di imbottitura che una volta che ci hai messo dentro macchina, obiettivi e tutte le indispensabili diavolerie foto-correlate, non c’entrano più neanche i Fresh ‘n’ Clean.
Sudafrica: l’abbigliamento da mettere in valigia
In Sudafrica mi aspetta mio cugino che vive lì da più di un anno e che mi farà da guida. Quando gli ho chiesto cosa portare, mi ha detto di fare la valigia e poi togliere due terzi di quello che ci ho messo. “Abbigliamento comodo a cipolla, cose utili sì, frivolezze no.” Ok, tacco 12 e pochette tempestata di finti Swaroski restano a casa, mentre è d’obbligo il raid da Decathlon.
In Sudafrica adesso è primavera inoltrata (le stagioni sono invertite rispetto alle nostre), durante il giorno può fare molto caldo ma durante la notte le temperature si abbassano sensibilmente. Noi ci sposteremo, inoltre, dalla parte settentrionale, dove farà più caldo, a quella meridionale, dove il clima sarà più fresco.
Ecco quindi la mia lista di indumenti da portare per affrontare un range mediamente ampio di condizioni climatiche:
– 3 paia di pantaloni lunghi leggeri, da escursionismo, comprati da Decathlon
– 1 paio di shorts
– 1 paio di jeans
– 4 canotte
– 4 t-shirt
– 2 maglie di cotone a maniche lunghe, tipo “seconda pelle”
– 1 felpa
– 1 maglioncino
– 1 giacca impermeabile antivento, anche questa comprata da Decathlon
– 1 paio di sneakers
– 1 paio di scarpe da trekking
– 1 paio di sandali bassi
– 1 pigiama di cotone lungo
– Costume e infradito, perché li porto anche se vado a Berlino a febbraio. Non si sa mai.
E gli accessori? Le solite cose che portiamo ogni giorno quando usciamo di casa per fare un safari: una pashmina da tè nel deserto, occhiali da sole, cappello (con visiera o alla Indiana Jones, a seconda del mood).
Sudafrica: cosa mettere nel beautycase
Poco, lo stretto indispensabile. Lasciando da parte l’ovvio, come spazzolino da denti e dentifricio (che io compro, comunque, in versione da viaggio, perché sono decisa a risparmiare volume e peso su ogni singolo articolo), porterò shampoo e bagnoschiuma in piccoli contenitori per liquidi comprati da Sephora insieme alla confezione mini di struccante per occhi e al mini-deodorante. Per questi 15 giorni in Sudafrica, sostituirò il latte detergente con le salviette struccanti e porterò una sola crema per tutti gli usi: viso, mani e corpo. E i trucchi? Potrei farne a meno e sperare così di spaventare i leoni, ma se si spaventa anche il ranger, mi prende per un licaone e mi spara a vista? Porterò almeno i basici: correttore, terra e mascara.
Che manca? Phon microscopico da viaggio e spazzola ripiegabile. Tutto mini, sembra il beautycase di Mammolo.
Sudafrica: quali medicinali portare
Per scelta ideologica, solitamente non porto medicinali in viaggio. In questo caso, qualche porcheria chimica in borsa la metterò: seguirò i consigli di Nhaima sui rimedi da mettere in valigia per viaggi come questo, porterò la Xamamina per mal d’aria o d’auto o di mare (li soffro tutti, non mi manca niente), qualche bustina di analgesico, una lozione antizanzare, un cortisonico nel caso la pozione antizanzare faccia un baffo alle zanzare sudafricane, e … ehm… un antidiarroico che spero con tutta me stessa di riportare in Italia in confezione integra.
Sudafrica: la tecnologia da portare
Per completare il bagaglio, devo pensare ad alcuni accessori tecnologici. Ho già menzionato la reflex, nel suo zaino con rovescina antipioggia. Come obiettivi, porterò due zoom, un 70-300 nuovo di pacca e un 18-105, e un fisso 35 mm.
Per quanto riguarda la telefonia, ovviamente porterò l’Iphone (nelle città si trovano free wifi, mi dicono), poi porterò il mio vecchio cellulare, in cui inserire una sim che acquisterò appena arrivata in Sudafrica. Infine, porterò un adattare universale per poter alimentare i vari carica-batteria. Accessori da Mc Giver? Niente, solo una banale torcia da campeggio di quelle con la carica a mano che ho sempre nello zaino e che non ho mai – dico mai – usato.
Poi? Passaporto, biglietti e prenotazioni, carta di credito.
È tutto.
Ciao, io vado, ci risentiamo dal Sudafrica :)