Quattro chiacchiere con Laura Anzani: il fascino della recitazione!!
Laura è attrice di teatro, cinema e tv, non di rado anche produttrice. Il 29, 30 e 31 ottobre sarà al Teatro Parenti di Milano con La Bestia sulla Luna, conosciamola!!
Ciao!
Dopo un percorso intenso nelle arti visive hai scelto la recitazione, raccontami questo passaggio…
In realtà ho sempre desiderato fare questo mestiere, da quando vidi a teatro “Anna dei Miracoli” con Mariangela Melato! Sul palco c’era una bambina (che aveva la mia età: 10 anni circa) di cui ricordo ancora i costumi e alcuni movimenti sul palco! Mi lasciò senza parole. Però la mia tremenda timidezza ed insicurezza mi ci hanno fatto avvicinare pian piano, lavorando parecchi anni come producer e stylist. Per il salto devo ringraziare solo e soltanto mio marito, Matteo Pellegrini, che mi ha spinta a mollare frustrazioni (e Buscopan) per inseguire il mio sogno!
Perché studiare a recitazione New York? rimane ancora la scuola migliore?
Avevo già 26 anni e poca preparazione. Per molte accademie italiane ero già troppo vecchia e così ho deciso di andare in una città dove avrei trovato numerosi corsi, scuole, insegnanti privati. Sono partita con l’idea di starci un mese e sono tornata due anni dopo…
A tutte coloro che vorrebbero lanciarsi nel mondo del teatro cosa diresti?
Beh, innanzi tutto mi ritengo un’esordiente io stessa, quindi non posso certo dare grandi consigli.
Quello che mi sento di dire, e che ho imparato a New York con Stuart Burney, è che ci vuole un enorme rispetto per questo mestiere. Grande dedizione e molto lavoro!
Come i musicisti o i ballerini, che provano ore e ore. Così deve fare anche un attore: lavorare ogni giorno!
Ricordo che a volte, in classe da Stuart, accanto a noi poveri mortali c’erano anche attori che la sera avrebbero calcato palchi di Broadway e che, durante il giorno, “allenavano” il proprio strumento!
Era meraviglioso vederli lavorare! E altrettanto meravigliosa l’umiltà con cui accettavano critiche e consigli!!
Ma veniamo al tuo progetto attuale La Bestia sulla Luna che andrà in scena da lunedì al Teatro parenti di Milano. E’ uno spettacolo diretto da Michael Rodgers e tu interpreti Seta, mi parli di lei?
Amo Seta alla follia! E’ una ragazza piena di vita, con un entusiasmo e una gioia nel cuore che nemmeno i traumi del Genocidio sono riusciti a distruggere.
La sua forza di volontà e il suo bisogno di vivere le hanno permesso di resistere durante le deportazioni. Non sa mentire: è sincera e realista. Viene salvata da un uomo, Aram Tomasian, che la sposa via posta. Lo spettacolo inizia con il suo arrivo nella casa di lui, a Milwaukee nel 1921.
Qual è la ragione profonda che ti ha fatto dire “sì, accetto questa parte!!”?
Quale ragione mi ha spinta a mettere in piedi tutto questo?
Beh, senza dubbio poter parlare del Genocidio armeno che ancora in moltissimi Paesi non è riconosciuto, avere un’occasione per sollecitare la consapevolezza sui diritti umani e sul rispetto… Di questi tempi, poi! Poter parlare per chi non può farlo, ecco la ragione principale.
Seta ed Aram rappresentano una generazione di armeni che ha assistito a orrori che io posso solo immaginare. Il loro coraggio, il coraggio di quelle persone, credo vada raccontato.
Come si lavora con Rodgers?
Michael è un uomo estremamente intelligente, un grande artista. Un bravissimo attore e un incredibile regista.
La sua capacità di scavare in tutti gli strati di un personaggio per trovarne il cuore è unica! Capisce al volo che tipo di attore ha davanti e aggiusta le sue direttive di volta in volta: è generoso, molto collaborativo, con intuizioni che mi hanno aiutata moltissimo.
Il processo creativo delle prove è stato un percorso entusiasmante! Lavorare con lui è un grande regalo.
Michael insegna in una scuola a Milano, che ricomincerò a frequentare appena possibile!
Che cosa ti aspetti dal pubblico milanese?
Più che altro spero si emozioni ed esca dal teatro felice.
In bocca al lupo, Laura!!
Mamma mia, crepi!