Il giorno della nascita di sua figlia si trasforma in un’indimenticabile tragedia
E’ con poche, tristi e amare parole che volgiamo lasciare un piccolo pensiero per una mamma voltata in cielo a causa di un terribile incidente. La vita a volte è imprevedibile, è ingiusta e porta via la felicità a chi non lo merita. Doveva essere il giorno più bello della sua vita, il giorno della nascita della sua terza figlia. Ma la bambina, ogni volta che farà il compleanno, ricorderà che quel giorno sua mamma è morta, per colpa di un ascensore.
Il suo nome era Rocío Cortés Núñez, una donna di soli 25 anni, che dopo aver dato alla luce la sua bambina nell’ospedale Valme di Siviglia, è stata trasportata con la barella dalle infermiere, che avrebbero dovuto riportarla in reparto. Ma mentre stavano entrando nell’ascensore, qualcosa è andato storto e la porta si è chiusa prima che tutta la barella venisse spinta dentro. L’ascensore ha tagliato in due il corpo della povera mamma. Nonostante l’intervento dei medici e dei pompieri, che hanno impiegato ben 2 ore per liberarla, non c’è stata speranza, si era già spenta.
Il panico è stato grande, la maggior parte delle persone pensava che la neonata fosse con lei perché di solito è così che funziona in quell’ospedale, dopo la nascita il neonato viene messo sul petto della mamma e vengono portati, insieme, in stanza. Ma, per fortuna, la piccola aveva un piccolo problema cardiaco ed è stata trasportata subito ad un altro ospedale per essere sottoposta ai dovuti e immediati trattamenti. Diciamo per fortuna perché quel difetto cardiaco le ha salvato la vita e adesso sta rispondendo bene alle cure. Se non fosse stato per questo piccolo “difetto”, quell’ascensore avrebbe tolto la vita anche a lei.
La magistratura ha già aperto un’inchiesta, sembrerebbe che l’ultimo controllo dell’impianto sia stato effettuato il 12 agosto ma diversi testimoni hanno raccontato che l’ascensore mostrava problemi già da qualche giorno prima. Il marito della donna è rimasto sconvolto. Ha raccontato di aver sentito un forte rumore e pretende che la morte di sua moglie non resti impunita. I responsabili devono pagare. Anche il padre di Rocìo, sua madre e i suoi fratelli sono sotto shock.
“Hanno ucciso mia figlia e lasciato tre bambine senza una mamma”, ha detto in lacrime il papà della defunta mamma. Le indagini sono ancora in corso e presto si avranno ulteriori notizie. La morte di questa donna, ci auguriamo, sia di lezione per tutti gli ospedali. I guasti agli impianti possono accadere ma la manutenzione in un luogo pubblico deve essere all’ordine del giorno! Quelle 3 bambine non hanno più una mamma, la neonata, ogni volta che farà il compleanno, ricorderà che quando è nata, sua madre è morta, per colpa di un ascensore.
Non vogliamo nemmeno immaginare il grande dolore della famiglia, sono cose che traumatizzano ma vogliamo, in qualche modo, stargli vicino, dare loro le nostre più sincere condoglianze e dire al papà, che sappiamo quanto è difficile ma deve trovare la forza per lottare, deve farlo per le tre bambine, deve mantenere vivo il ricordo della loro mamma, felice, viva e sorridente.