Frankenstein Junior: per la prima volta il musical in italiano. Ma i successi di Broadway vanno tradotti?
Dal successo di Mel Brooks arriva il musical della Compagnia della Rancia: tra tuoni e fulmini si canta in italiano
Arriva in Italia la prima versione musical di Frankenstein Junior, presentata dalla Compagnia della Rancia per la regia di Saverio Marconi e la regia associata di Marco Iacomelli. Il musical per la prima volta in scena dal 28 novembre al 9 dicembre al Teatro Brancaccio di Roma ha in calendario repliche a Gennaio e Milano, a Marzo a Padova e Torino.
Il film
Frankenstein Junior è un capolavoro della commedia americana di Mel Brooks con Gene Wilder, Marty Feldman, Teri Garr, Gene Hackman ed altri di un cast fenomenale che ha reso il film unico nel suo genere, leggenda vuole che le gag esilaranti siano frutto di continue improvvisazioni. Se non avete mai visto Frankenstein Junior rimediate il prima possibile, magari con altri “neofiti” ma tenete ben lontani quelli che lo conoscono già, potrebbero creare un continuo effetto spoiler anticipandovi i colpi di scena ed i momenti migliori con risate incontrollate (lupo ululà, gobbaqualegobba? e via dicendo).
Il musical e lo sdoganamento delle canzoni in lingua italiana
Nel cast di Frankenstein Junior in versione musical ci sarà Giampiero Ingrassia protagonista nei panni del Dr. Frankenstein e Giulia Ottonello in quelli della fidanzata Elizabeth. Proprio Giampiero Ingrassia, collaudato interprete di musical è stato tra i “traghettatori” di questo genere teatrale in Italia, basti pensare al tutto esaurito della versione italiana di Grease che travolse letteralmente i teatri d’Italia, lasciandomene fuori e non per sold out.
Originale vs. Italiano. Si può fare?
Personalmente non sopporto le versioni italiane dei musical. Grease, Cats, Chorus Line, Jesus Christ Superstar sono alcuni dei musical messi in scena nella versione italiana. Nonostante il gran lavoro di sceneggiatori e traduttori non riuscirete a convincermi che “la rara sensazione quando lei comparirà” abbia il fascino di “One singular sensation, every little step she takes” in Chorus Line. Così come You’re the one that I want di Grease diventa Tu sei fatto per me e l’attacco di Summer Nights passa da “Summer loving, had me a blast, summer loving happened so fast, summer days drifting away on the summer nights” al tiepidino “Era estate fuori città, era estate un attimo fa, c’era lei pazza di me, lui mi dice prendi un caffè, tanto poi qualcosa accadrà e la sera più calda sarà…”
Musical e lirica
Perchè non fare per i musical come accade per la lirica, dove all’entrata viene dato il libretto con il testo dell’opera? Magari aggiungendo la traduzione letterale in italiano, con delle note che spiegano i giochi di parole nella lingua originale, insomma evitando equilibrismi da parolieri che devono adattare il testo alla melodia. Andreste a vedere uno spettacolo del genere o sareste preda di effetto soporifero da lettura al buio?
Prima di conoscere la versione tradotta di Putting on the Ritz mi faccio un ripasso dell’originale.