Un bambino disperato bussa di porta in porta, in cerca d’aiuto
Sin da bambini, i nostri genitori ci insegnano che non bisogna mai parlare con gli sconosciuti e noi, a nostra volta, tramandiamo lo stesso insegnamento ai nostri figli. Ma il piccolo, protagonista di questa storia, un giorno, disperato, ha deciso di ignorare questo insegnamento ed ha iniziato a bussare a tutte le porte del quartiere.
Aveva perso l’autobus per andare a scuola e aveva bisogno d’aiuto, ma non era pronto a vedere quella persona, dietro la porta di quella casa. Aveva già bussato a tre porte, ma l’avevano ignorato, nessuno aveva 5 minuti di tempo per ascoltarlo e portarlo a scuola. Ma poi, questo grande omone apre la porta e tutto insonnolito, rimane a fissare il bambino.
Brian, questo è il suo nome, a primo impatto sembra un gigante muscoloso, pieno di tatuaggi, sembra un cattivo, uno di quelli che fa paura. Infatti, il bambino, è rimasto a guardarlo con gli occhi sbarrati, convinto che fosse meglio non parlare e andare via. Ma, non appena gli disse : ‘scusami, ho perso il bus’, Brian, senza esitare, lo ha guardato e gli ha detto: andiamo…
Si è messo le scarpe ed è salito in macchina, facendo poi cenno al piccolo di salire. Lo ha accompagnato a scuola e, non appena è sceso dall’auto, ha abbassato il finestrino e gli ha detto: ‘vai e impara l’educazione bro (fratello)’.
Brian ha poi pubblicato un post su Facebook per raccontare l’episodio ed ha ottenuto oltre 300.000 like e 134.000 condivisioni. Centinaia di utenti gli hanno lasciato commenti per complimentarsi con lui, lo hanno ringraziato per il tempo che ha dedicato ad un bambino in difficoltà. Tutti gli altri erano stati egoisti, perché l’uomo, al di fuori di se stesso, se ne frega di tutto e di tutti. Ma Brian no, nonostante stava dormendo, si è alzato, ha messo le scarpe e ha portato a scuola un povero bambino spaventato.