Sapete quanti anni ha la bottiglia di vino italiana più vecchia del mondo?
Non immaginerete mai!
In cantina o nel reparto che avete dedicato al vino, avete delle etichette che pensate siano molto vecchie? Magari i vostri genitori hanno acquistato un vino particolare nell’anno in cui siete nati, per conservarlo per voi per occasioni speciali, oppure avete ereditato dalla cantina dei nonni delle etichette davvero preziose e molto rare. Ma non saranno nulla a confronto con la bottiglia di vino italiano più antico del mondo… Sapete quanti anni ha? La bellezza di 6mila anni… Sì, avete capito bene: 6.000!
I residui del vino più antico del mondo sono state ritrovate in una grotta che si trova nei pressi di Agrigento, in Sicilia, da un gruppo internazionale di ricerca guidato dall’archeologo Davide Tanasi dell’Università della Florida Meridionale. Alle ricerche hanno partecipato anche il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), l’Università di Catania e gli esperti della Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento.
Il vino italiano non era in bottiglia, ma contenuto all’interno di una grande giara che appartiene all’Età del Rame. A dimostrazione che la viticoltura e la produzione del vino non sono cominciate nell’Età del Bronzo, come si pensava fino ad adesso, ma ben 2mila anni prima, come dimostra questa scoperta pubblicata poi su Microchemical Journal.
I residui chimici sono rimasti conservati per così tanti anni in questa giara in terracotta non smaltata, che ha permesso di ritrovare a distanza di tempo tracce di acido tartarico e del suo sale di sodio, sostanze che si trovano negli acini dell’uva e nel processo di vinificazione.
Rosso o bianco? Ancora non sappiamo se il vino più antico italiano era rosso o bianco, ma i ricercatori hanno sottolineato che continueranno gli studi per capirlo e capire qual era la produzione di vino in Italia nell’Età del Rame.
Una scoperta che dimostra che abbiamo il vino nel Dna… Da più di 6mila anni!