Usato sicuro vs. rottamatore: in musica come in politica i nostalgici ed il nuovo che avanza
Led Zeppelin, Florence and The Machine, Black Keys...Meglio i classici del rock o i nuovi che vi si ispirano?
Mi ha colpito il testa a testa tra Matteo Renzi e Pierluigi Bersani in queste ultime elezioni primarie del centrosinistra, concluse con la vittoria di Bersani. Da una parte l’“usato sicuro” del ex-segretario del Pd Bersani e dall’altra il nuovo che avanza, il cosiddetto “rottamatore”, sindaco di Firenze Matteo Renzi.
Non ho potuto fare a meno di pensare la stessa dicotomia in musica ed ecco una selezione di usati sicuri e rottamatori, appaiati per ispirazione ed affinità musicale, da votare in un’ipotetica playlist ideale.
Usato sicuro
Jimi Hendrix avrebbe compiuto 70 anni lo scorso 27 novembre. Non è più con noi dal 1970 ma per celebrare la grandezza della sua musica e tecnica chitarristica viene riproposto nelle sale cinematografiche, nel giorno del suo mancato compleanno 27 novembre, il film dello storico concerto Live at Woodstock del 1969.
Qui Hendrix è all’apice della sua bravura, fama e sex appeal. Appena un anno dopo avverrà la scomparsa ma il suo mito resta ancora oggi immarcescibile. In quella 3 giorni di peace, music and love nessuno meglio di lui rappresenta il senso dell’esperienza rock di Woodstock.
I Led Zeppelin , appena insigniti del premio John F. Kennedy ed ospiti alla Casa Bianca da Obama fino ad un mese fa erano in promozione per l’uscita di Celebration Day, il film-documentario del concerto della reunion nel 2007, alla 02 arena di Londra.
In quel mitico concerto i Led Zeppelin Robert Plant, Jimmy Page e John Paul Jones suonarono assieme a Jason Bonham, figlio del grande John “Bonzo” Bonham, storico batterista della band. Se vogliamo, la reunion è una sorta di rottamazione con il ricambio generazionale – obbligato – di James Bonham, ma per i tradizionalisti del rock, non c’è usato più sicuro di questo.
I Rolling Stones compiono cinquant’anni? Beh magari, anche se la vecchiaia non sembra essere un problema per loro. Si celebra quest’anno il cinquantesimo anniversario della nascita della band e tra gli eventi organizzati per celebrare lo storico traguardo una serie di concerti tra cui uno pochi giorni fa all’02 Arena di Londra. Proprio in quell’occasione Florence Welch di Florence and The Machine si è esibita in una grande Gimme Shelter duettando con Mick Jagger.
I rottamatori o nuovo che avanza
Lenny Kravitz oltre la musica sta coltivando altri interessi: il cinema, dove è candidato ad interpretare il biopic su Marvin Gaye di Julien Temple ed il design, ristrutturando una spa a Paramount Bay, Miami. Indubbio che il cantante chitarrista abbia rottamato sonorità di Hendrix, quando uscì Are you gonna go my way? tutti pensarono ad un grande inizio, proseguito poi su deviazioni dalla main road del rock and roll blues elettrico. Altro elemento – involontariamente – rottamato, è il sex appeal, altissimo per entrambi (io propendo per l’usatosicuro Jimi).
I Black Keys come rottamatori dei Led Zeppelin? Il duo statunitense di rock alternativo che ha appena fatto il tutto esaurito nella tappa italiana del suo El Camino tour a Torino sembra uscito da Big Bang Theory piuttosto che dai baccanali frequentati dagli Zeppelin. Tuttavia l’abito non fa il monaco e se ascoltate Little Black Submarines riscoprirete dei rottami di Stairway to Heaven.
Quando si parla di Florence and The Machine è impossibile non identificare il gruppo con Ms. Florence Welch, la rossa cantante inglese istrionica, carismatica, dalla voce potente, liquida e con uno stile personale capace di omaggiare anche i grandi come lo stesso Jagger, tenendo il palco insieme a lui, ballando e cantando come una quinta stones.