Come affrontare la tristezza autunnale
Bastano pochi passi per essere felici.
Ci siamo, l’autunno è entrato nel vivo: la stagione 2017 è iniziata oggi, 22 settembre (anzi, inizierà stasera alle 22.02, ma ormai ci siamo) e noi dovremo fare i conti non solo con le foglie che cadono, con le temperature che si fanno più basse e con le giornate che si accorciano, ma anche con la tipica tristezza autunnale, quel malessere che per tre milioni di persone è una vera e propria sindrome. Gli esperti lo definiscono come Disturbo Affettivo Stagionale o SAD, acronimo di Seasonal Affective Disorder che, in inglese, suona anche come “triste”. Ma quali sono i sintomi e i rimedi?
I sintomi della tristezza autunnale sono ansia, irritabilità, disturbi del sonno, stanchezza, mal di testa, calo del desiderio sessuale, aumento di fame da carboidrati: questi disturbi li abbiamo tutti i giorni in autunno e la causa principale, secondo i neuroscienziati, è il calo del numero di ore di luce. I neurotrasmettitori dell’umore sono più felici quando c’è più luce, come ci spiega la Dr.ssa Maria Beatrice Toro, psiscologa e psicoterapeuta.
“Il cervello umano è una centrale biologica straordinaria con una sua ritmicità di funzionamento. Tutti siamo influenzati da vari ritmi: giornaliero, settimanale, stagionale, vitale ed è del tutto normale essere un po’ più pigri con la diminuzione delle ore di luce. Anche nell’antichità tale fenomeno era conosciuto dai medici, a partire da Ippocrate. Oggi sappiamo che dentro di noi ci sono dei neuroni-orologio, che hanno la funzione di mantenere regolari i ritmi e i livelli di attivazione comportamentale”.
Per sopravvivere ai mesi autunnali senza cadere nel classico umore grigio, dobbiamo seguire alcuni accorgimenti. “La prima cosa utile è tentare di riprodurre in casa i ritmi luminosi dell’estate, attraverso lampade specifiche da accendere nelle ore del mattino, senza dimenticare di attenuare l’esposizione alle luci intense dopo le 20:00. Sarebbe bene evitare di andare a dormire con il cellulare, perché non è il momento idoneo di stimolare il nervo ottico, inducendo tensioni e insonnia”.
Il pensiero positivo è altrettanto importante: “Un momento di pensosità, o di nostalgia, stanno alla base di molte produzioni creative: perché, allora, non scegliere di fare qualche fotografia alle foglie d’autunno, o passare qualche ora in casa facendo bricolage, dipingendo, o scrivendo le nostre riflessioni più intime?”. E non dimentichiamo l’aiuto che ci arriva dalla mindfulness, “un tipo di meditazione orientata ad accrescere la consapevolezza di sè, aiuta poi a “lasciar andare” e non essere ossessionati dalla produttività, aprendo la strada a tutte le attività “finalistiche”, fatte con l’intenzione di vivere un’esperienza, più che di effettuare una prestazione”.
Infine, curate bene l’alimentazione: “Bisogna fare attenzione nell’evitare, o ridurre al minimo, gli zuccheri raffinati, che se assunti in eccesso potrebbero favorire l’insorgere di momenti in cui abbiamo poca energia e siamo meno reattivi, e ridurre anche caffeina e alcool, che potrebbero favorire l’ansia e disturbare il ritmo sonno veglia”. Mangiate tanta frutta e verdura, pesce, proteine sia animali sia vegetali, frutta secca oleosa, cereali integrali, cioccolata fondente.