“Dopo la morte del suo amico, è caduto in depressione… Poi un giorno…”
"Dopo la morte del suo amico, è caduto in depressione... non mangiava più. Poi un giorno sono tornato a casa e l'ho trovato in bagno, che cercava di nascondere qualcosa.. 'Crisbo cos'hai lì, fammi vedere! Quando si è spostato... non potevo crederci!"
“Ho creduto che gli animali avessero dei sentimenti anche se la gente intorno a me non la pensava esattamente così. E voglio raccontarvi la mia storia proprio per questo, per farli ricredere e far ricredere tutti quelli che la pensano come loro. Voglio che tutti conoscano l’animo degli animali, dolce, gentile e puro. Ho adottato due cani e un gatto, sono cresciuti insieme e sono diventati inseparabili.
Purtroppo sei mesi fa uno dei miei cani è morto e qualche settimana fa anche il gatto ha messo le ali. Crisbo, l’altro mio cane, si è ritrovato improvvisamente solo, senza i suoi due migliori amici ed è caduto in uno stato di profonda depressione. Prima era un cane dolce, socievole, affettuoso ma dopo la morte del gatto si è trasformato, ha smesso di mangiare e se ne stava sempre triste a cuccia. Lo capivo, il dolore non passa da un giorno all’altro, aveva bisogno di tempo per far guarire le ferite, proprio come me.
Poi un giorno tutto è cambiato… sono tornato a casa dal lavoro e ho notato che Crisbo non mi stava aspettando alla porta, come invece era solito fare. La cosa era troppo strana, così mi sono sbrigato ad entrare in casa e ho iniziato a cercarlo. Si era nascosto in bagno e non appena mi ha sentito ha iniziato a comportarsi in modo strano, cercava di nascondere qualcosa… così l’ho guardato con il mio solito sguardo e gli ho detto: Crisbo cos’hai lì, fammi vedere! Quando si è spostato e l’ho visto, il mio cuore si è riempito di dolcezza. Era un piccolo gattino, solo e spaventato. Non so come sia finito in casa mia, sicuramente lo aveva portato lui.
L’ho preso e poi sono andato casa per casa, da tutti i miei vicini, ho pensato si fosse perso, ma non apparteneva a nessuno. Così, sono andato dal veterinario per vedere se fosse munito di microchip ma nulla.,.. ho pensato di portarlo al rifugio ma c’era un sovrappopolamento, alla fine l’ho portato a casa, non volevo rischiare venisse soppresso.
Crisbo, non appena lo ha visto, ha iniziato a scodinzolare… così l’ho messo nella sua cesta e si è subito sdraiato accanto a lui, iniziando a coccolarlo. E così hanno dormito per tutta la notte…
Era felice, aveva bisogno di lui, non l’avevo capito. L’ho adottato e oggi fa parte della famiglia. E’ tornato tutto alla normalità, sono inseparabili e Crisbo lo protegge da ogni cosa. Quel gattino ha salvato la vita del mio cane!”