Si rincontrano dopo 33 anni, per brindare alla vita
"Ci univa la stessa cosa, un tumore incurabile che ci avrebbe spento giorno dopo giorno. Tre bambini soli e spaventati, oggi si sono ritrovati dopo 33 anni per brindare alla vita" La storia più commovente che abbiate mai letto
Le tre persone che vedete nell’immagine di seguito, sono tre amici di circa quarantanni, oggi felici ma che una volta si sono ritrovati a combattere insieme, unendo le loro forze. La donna si chiama Francesca, oggi ha due bellissimi figli e lavora come barista. Poi c’è Michele che è un impiegato amministrativo e infine c’è Ottavio, amante dei tatuaggi, che hanno coperto le sue cicatrici più dolorose.
Oggi sulle loro labbra c’è il sorriso di 3 guerrieri meravigliosi. Quando erano solo dei bambini si sono conosciuti all’interno dell’ospedale Rizzoli di Bologna, poiché affetti dalla stessa malattia, il sarcoma osseo. Parliamo di circa 33 anni fa, quando le chemio non erano quelle dei nostri tempi. Erano tre poveri bambini che si sono ritrovati a vivere nella paura di un’amputazione di un arto e di non poter arrivare al giorno successivo. Ma si sono sostenuti, fino al primo giorno e oggi, grazie ai social network, si sono ritrovati, si sono incontrati e hanno festeggiato la VITA!
Con loro c’è anche la caposala, Vincenza, che si è presa cura di loro con amore e affetto, erano una grande famiglia e lo sono ancora oggi. E’ in pensione ed ha 70 anni ma non poteva desiderare gioia più grande del vedere quei tre bambini magri, senza capelli e tristi, felici, muscolosi e con una forza da spaccare il mondo!
“I medicinali che dovevamo prendere ogni giorno erano 3, c’era la fiala bianca, quella rossa e quella gialla. Il peggiore, il più potente era quello rosso, si chiamava Vincristina, bruciava da morire. Abbiamo costretto Ottavio a buttare il suo pigiama rosso, non potevamo vedere più quel colore. Oggi nessuno di noi riesce a bere una cedrata, un crodino o una gassosa, tutto riaffiora alla mente.
Abbiamo iniziato a capire quando vedevamo i letti dei bambini vuoti, ogni giorno ne moriva uno, o di tumore o per la chemioterapia. La scienza non era quella di oggi ma noi ce l’abbiamo fatta e abbiamo lottato, insieme. E’ stato terribile, indimenticabile, nessuno ci aveva dato speranza, ormai eravamo spacciati ma invece siamo qui. Oggi per la prima volta, dopo 33 anni, ci siamo ricontrati per riguardarci negli occhi, per riabbracciarci e cosa più importante per brindare alla vita!”
Beh amici miei, se c’è una cosa che voglio fare è quella di brindare con loro! Bravi guerrieri, siete meravigliosi! ♥