La colonna sonora della cerimonia di inaugurazione di Barack Obama
Beyonce, Kelly Clarkson e Alicia Keys: tutte le donne del presidente, le loro performance e qualche piccola osservazione
Parata di stelle del music business per la cerimonia di inaugurazione del secondo mandato di Barack Obama Presidente degli Stati Uniti. Mi trattengo dal farvi la freddura di “stelle e strisce” e vado al sodo con le performance di tre delle cantanti supporters del presidente: Beyonce, Kelly Clarkson e Alicia Keys.
Beyonce
Dopo l’esibizione del 2009 con At Last di Etta James nella serata di gala del primo mandato Obama, Beyonce torna a cantare per il Presidente con l’inno nazionale americano Star Spangled banner. Brava, bella, divina come sempre ma il giorno dopo l’esibizione spunta in rete il fondato dubbio che l’esibizione di Beyonce fosse un playback di portata mondiale. Giudicate voi stesse guardando il video di Star Spangled banner. Epic fail per una cantante professionista come Beyonce che non vuole rischiare di scendere dall’Olimpo con un eventuale steccatura?
Beyonce impara dalla mia amica (vi ho già detto che l’adoro?) Zooey Deschanel che ha cantato senza accompagnamento Star Spangled banner in diretta alle World Series 2011 di Baseball. Come dire, la ragazza’s got balls.
Kelly Clarkson
My Country Tis of Thee è un’altra delle canzoni nazionali americane, assieme ad America The Beautiful ricorre in celebrazioni patriottiche e parate. Kelly Clarkson, che già aveva supportato Obama in campagna elettorale si esibisce dando prova di capacità vocale (capito Beyonce?) ma non ho potuto fare a meno di chiedermi che senso abbia una canzone che vuole essere un pezzo patriottico con la melodia dell’inno di un altro paese? Va bè il Commonwealth e le ex-colonie inglesi ma costruire una canzone patriottica americana sulla melodia di God Save the Queen non mi trova convinta. E non so perchè ma in questa esibizione di Kelly Clarkson l’atmosfera mi risulta quella di un pezzo di Natale.
A quel punto preferisco l’originale God Save the Queen, magari in versione elettrificata dei Queen.
Alicia Keys
Finita la cerimonia ufficiale ci spostiamo alla festa di inaugurazione della presidenza Obama, it’s time to party al cosiddetto inauguration ball. Si sente che l’atmosfera è più rilassata, meno formale della cerimonia ufficiale ed Alicia Keys sorridente ed istrionica ha intrattenuto la platea suonando piano e voce la sua hit Girl On Fire cambiando le parole del ritornello in “He’s President and he’s on fire…Obama’s on fire”.
Niente che dire come esibizione, solo avrei preferito un pezzo più in tema con l’evento, per quanto abbia cambiato qualche riga di testo nel ritornello siamo lontani da esempi di brillante riscrittura del pezzo, come Adam Sandler e la Alleluhya di Leonard Cohen in versione “Sandy screw’ya” per il concerto a supporto delle vittime dell’uragano Sandy. Ma mica si può avere tutto?